L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), l’agenzia specializzata dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha recentemente classificato il talco come “probabilmente cancerogeno” per l’uomo. Questa decisione, annunciata il 5 luglio 2024, ha riacceso il dibattito sulla sicurezza di questo minerale ampiamente utilizzato in cosmetica e in altri prodotti di uso quotidiano.
La classificazione si basa su tre elementi principali: – Evidenze limitate di cancerogenicità negli esseri umani, in particolare per quanto riguarda il cancro ovarico. – Evidenze sufficienti di cancerogenicità negli animali da laboratorio. – Forti evidenze meccanicistiche che il talco mostra caratteristiche chiave dei cancerogeni in cellule umane primarie e sistemi sperimentali. È importante sottolineare che questa classificazione non equivale a una prova definitiva di cancerogenicità, ma indica un potenziale rischio che richiede ulteriori indagini. La IARC ha specificato che non è stato possibile stabilire pienamente un ruolo causale del talco nel cancro.
Il talco è un minerale naturale composto principalmente da magnesio, silicio e ossigeno. È ampiamente utilizzato in prodotti cosmetici come il borotalco per bambini, ma anche in molti altri settori industriali. La preoccupazione principale riguarda l’esposizione attraverso l’uso di talco in polvere nella zona genitale, che alcuni studi hanno associato a un aumento del rischio di cancro ovarico.
Tuttavia, gli esperti sottolineano che i risultati degli studi sono contrastanti. Alcune ricerche hanno mostrato un lieve aumento del rischio di cancro ovarico nelle donne che utilizzano talco nella zona genitale, mentre altre non hanno trovato alcun legame significativo. Un elemento di complicazione è la possibile contaminazione del talco con amianto, un noto cancerogeno, durante il processo di estrazione.
La decisione della IARC ha importanti implicazioni per l’industria cosmetica e farmaceutica. Johnson & Johnson, uno dei maggiori produttori di prodotti a base di talco, ha già annunciato nel 2022 la cessazione della vendita globale del suo borotalco a base di talco, optando per una formulazione a base di amido di mais. L’azienda ha affrontato migliaia di cause legali negli Stati Uniti relative ai suoi prodotti a base di talco.
È fondamentale notare che l’esposizione più significativa al talco avviene durante l’estrazione, la lavorazione e l’uso industriale del minerale, piuttosto che attraverso l’uso di prodotti cosmetici. Ciò sottolinea l’importanza di misure di sicurezza adeguate nei settori industriali che utilizzano il talco.
La Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti continua a monitorare la situazione e a condurre test sui prodotti cosmetici contenenti talco per verificare la presenza di amianto. L’agenzia sottolinea l’importanza di selezionare attentamente i siti di estrazione del talco e di effettuare test approfonditi sul minerale per prevenire la contaminazione.
In conclusione, mentre la classificazione del talco come “probabilmente cancerogeno” da parte della IARC rappresenta un importante segnale di allerta, sono necessarie ulteriori ricerche per stabilire definitivamente il legame tra l’uso del talco e il rischio di cancro. Nel frattempo, i consumatori preoccupati possono optare per alternative al talco, come i prodotti a base di amido di mais, mentre l’industria e le autorità regolatorie continuano a lavorare per garantire la sicurezza dei prodotti in commercio.