Italia – L’Italia si prepara ad affrontare una fase di maltempo particolarmente intensa, caratterizzata da venti forti e burrasche che potrebbero raggiungere e superare i 90 km/h in molte zone del paese. La situazione meteorologica sul bacino del Mediterraneo sta diventando sempre più instabile, con la formazione di un vero e proprio ciclone sul medio e alto Adriatico che sta già iniziando a far sentire i suoi effetti.
Nelle prossime ore, si prevedono intense raffiche di Libeccio che potrebbero raggiungere i 50-60 km/h, colpendo in particolare le coste ioniche e il Canale d’Otranto. Questo è solo l’inizio di un peggioramento che si estenderà rapidamente a gran parte della penisola. Il Maestrale farà la sua comparsa a partire dalle coste nord-occidentali della Sardegna, con raffiche che potrebbero toccare i 70 km/h, specialmente nella zona delle Bocche di Bonifacio, per poi estendersi velocemente alla Sicilia e al basso Tirreno.
Tuttavia, il culmine di questa perturbazione è atteso tra giovedì 12 e venerdì 13 settembre, quando un’insidiosa fase di maltempo investirà il paese. Gli ultimi aggiornamenti meteorologici confermano l’arrivo di una profonda area di bassa pressione che si approfondirà rapidamente sul mar Ligure. Questa configurazione darà origine a una vera e propria burrasca, con venti di Maestrale che potrebbero superare i 90 km/h in diverse zone.
Le regioni più a rischio saranno le due isole maggiori, Sardegna e Sicilia, dove non si esclude la possibilità di pericolose mareggiate lungo le coste maggiormente esposte. Tuttavia, l’allerta riguarda gran parte del territorio nazionale, con particolare attenzione alle zone costiere e alle aree montuose, dove l’effetto dei venti potrebbe essere amplificato.
La Protezione Civile sta monitorando attentamente l’evoluzione della situazione e potrebbe emettere ulteriori avvisi nelle prossime ore. Si raccomanda alla popolazione di prestare la massima attenzione e di seguire le indicazioni delle autorità locali, evitando di mettersi in viaggio se non strettamente necessario, soprattutto nelle zone più esposte al rischio di forti raffiche.
