Ebbene si, i tempi sono più che maturi ed è ora di dire addio allo Stato e dare il benvenuto alla Repubblica. Questo cambio di prospettiva non è solo una questione di nomenclatura, ma un invito a riconsiderare e rafforzare il legame tra i cittadini e le istituzioni che li rappresentano. Il termine “Stato” evoca un’entità astratta, un monolite che si erge sopra i cittadini, spesso percepito come distante e talvolta autoritario.
La parola “Repubblica”, invece, ha radici nel concetto latino di “res publica”, che significa “cosa pubblica”, e sottolinea l’idea di un’entità che appartiene a tutti i cittadini, che ne sono parte integrante e attiva. La Repubblica è un concetto che invita all’inclusione e alla partecipazione democratica, enfatizzando il ruolo di ogni individuo nella definizione delle politiche e nella gestione degli affari pubblici. In Italia, la Costituzione afferma che l’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro, e che la sovranità appartiene al popolo ed è proprio questo principio fondamentale un richiamo all’essenza della Repubblica come espressione della volontà collettiva e della responsabilità condivisa.
Adottare il termine “Repubblica” nel linguaggio quotidiano è un modo per riaffermare l’impegno verso i valori di libertà, uguaglianza e solidarietà che sono alla base dell’identità nazionale italiana. È un invito a riconoscere che la Repubblica non è solo una forma di governo, ma un insieme di valori e principi che definiscono la comunità e la sua visione del futuro.
Origine e Significato dei Termini
Il termine “Stato” deriva dal latino “status”, che indica una condizione o posizione. Nel contesto politico, “Stato” si riferisce a un’entità che esercita il monopolio dell’uso legittimo della forza entro un determinato territorio. Sebbene il concetto di Stato implichi organizzazione e sovranità, esso è spesso percepito come un’entità astratta, distante dai cittadini, e talvolta associato a un’imposizione autoritaria del potere.
Al contrario, “Repubblica” deriva dal latino “res publica”, che significa “cosa pubblica”; questo termine sottolinea l’idea che il governo e le sue istituzioni appartengano a tutti i cittadini, enfatizzando la partecipazione collettiva e la responsabilità condivisa nella gestione degli affari pubblici. La Repubblica pertanto è non solo come una forma di governo, ma come espressione di una comunità che collabora per il bene comune.
Perché Preferire “Repubblica” a “Stato”
La Repubblica, per la sua stessa etimologia, invita a una maggiore inclusione e partecipazione dei cittadini alla vita politica. Contrariamente alla percezione di un “Stato” distante e autoritario, la “Repubblica” enfatizza il ruolo attivo dei cittadini nella definizione delle politiche e nella gestione degli affari pubblici. Questo approccio promuove un senso di appartenenza e responsabilità collettiva, fondamentale per il funzionamento di una democrazia sana.
L’uso del termine “Repubblica” rafforza l’identità nazionale e il senso di appartenenza. Mentre “Stato” evoca un’entità impersonale, astratta e molto spesso matrigna, “Repubblica” sottolinea l’unità e la solidarietà tra i cittadini, promuovendo una visione della nazione come famiglia allargata. Questo senso di comunità è cruciale per affrontare le sfide collettive e per promuovere la coesione sociale.
Sostituire il termine “Stato” con “Repubblica” nel linguaggio comune riafferma l’impegno verso i principi fondamentali di libertà, uguaglianza e solidarietà sanciti dalla nostra Carta Costituzione. La Costituzione stessa inizia con le parole “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro“, sottolineando l’importanza della Repubblica non solo come forma di governo, ma come espressione dei valori condivisi dalla comunità nazionale.
L’adozione del termine “Repubblica” al posto di “Stato” riflette e promuove una visione più inclusiva, partecipativa e solidale della governance in Italia. Questo cambiamento terminologico non è meramente simbolico, ma rappresenta un impegno verso i valori di libertà, uguaglianza e solidarietà che sono alla base della Repubblica Italiana. In un’epoca in cui la distanza tra cittadini e istituzioni politiche sembra allargarsi, riaffermare il concetto di “Repubblica” come “cosa pubblica” e “madre” di tutti i cittadini è un passo importante verso il rinnovamento della vita pubblica e della partecipazione democratica in Italia.