Italia – La giornata odierna si preannuncia particolarmente turbolenta per il Nord-Est italiano, con l’arrivo di una perturbazione che porterà condizioni di spiccata instabilità atmosferica. Un’ondulazione ciclonica, seppur di modesta entità, si sta sviluppando all’interno di un flusso occidentale a circa 5.500 metri di quota. Questo fenomeno introdurrà un’avvezione di vorticità ciclonica diretta verso il settore nord-orientale del Paese, accompagnata da un ingresso di aria relativamente più fredda. Al suolo, si sta formando un minimo barico sulla Pianura Padana centro-orientale, che contribuirà ad accentuare l’instabilità.
Aree a maggior rischio
L’attenzione massima è rivolta alla pianura tra Veneto, Friuli e l’alto ferrarese, dove è stato emesso un livello di pericolosità 2 per grandinate di medie dimensioni e forti raffiche di vento convettive. In queste zone, si prevede un significativo rinforzo dei flussi occidentali in quota, associato all’avvezione di vorticità in medio-alta troposfera. Questo scenario favorirà un incremento dei parametri di windshear, particolarmente nei layer 0-3 km e 0-6 km, con valori di DLS superiori a 20 m/s.
Nei bassi strati dell’atmosfera, la formazione del minimo barico padano attiverà un flusso di correnti orientali o sud-orientali di origine marittima, calde e particolarmente umide. Questo contribuirà ad accumulare valori di CAPE (energia potenziale convettiva disponibile) localmente superiori a 2000/2500 J/kg, creando condizioni favorevoli allo sviluppo di temporali intensi.
Rischio di fenomeni vorticosi
Non si esclude la possibilità di fenomeni vorticosi, specialmente nelle aree costiere e sull’Alto Adriatico. La presenza di un boundary di basso livello tra il flusso marittimo e le correnti occidentali più secche potrebbe creare le condizioni ideali per la formazione di mesocicloni. I valori di elicità, in particolare SRH 0-1 km (>100 m2/s2) e 0-3 km (>200 m2/s2), suggeriscono un potenziale rischio di fenomeni vorticosi di tipo mesociclonico.
Evoluzione temporale
L’innesco dei temporali è previsto nel corso del pomeriggio, inizialmente sui rilievi ma con rapida estensione alle aree di pianura. Si prevede lo sviluppo di sistemi convettivi a linea (QLCS) in evoluzione da WNW a ESE, con la possibilità di formazione di supercelle, particolarmente lungo i boundary atmosferici identificati.
Altre aree interessate
Un livello di pericolosità 1 è stato emesso per le Alpi orientali, la restante pianura veneta, il ferrarese, l’Austria e la Slovenia. In queste zone, sebbene i parametri di shear appaiano meno significativi, si prevedono comunque alti valori di CAPE (>2000 J/Kg). Qui, il rischio principale riguarda forti piogge concentrate, raffiche di vento convettive (downburst) e grandinate di piccole o medie dimensioni.
La situazione meteo richiede particolare attenzione da parte della popolazione nelle aree interessate. Si consiglia di seguire gli aggiornamenti delle autorità locali e di adottare le necessarie precauzioni, specialmente nelle ore pomeridiane e serali quando l’attività temporalesca raggiungerà il suo picco.