Italia – Il panorama televisivo italiano è stato scosso da un terremoto negli ascolti che ha visto il celebre conduttore Amadeus subire un duro colpo con il suo nuovo programma “Chissà chi è” su Nove. Il game show, che aveva suscitato grandi aspettative al suo debutto, sta attraversando una fase di profonda crisi, registrando numeri sempre più deludenti e perdendo terreno anche nei confronti di competitor inaspettati.
Nella serata di ieri, “Chissà chi è” ha toccato il fondo, fermandosi a soli 521.000 telespettatori con uno share del 2,4%. Un risultato che non solo è lontano dalle aspettative, ma che è stato quasi agguantato da “100% Italia – La finale” condotto da Nicola Savino su Tv8, che ha raggiunto 454.000 spettatori con il 2,2% di share. Questo sorpasso, seppur di misura, rappresenta un campanello d’allarme per il programma di Amadeus, che sembra non riuscire a trovare la chiave giusta per conquistare il pubblico.
Il confronto con gli altri programmi dell’access prime time è impietoso. “Affari Tuoi” su Rai 1, condotto da Stefano De Martino, continua a dominare la fascia oraria con 5.274.000 spettatori e uno share del 24,7%, dimostrando una solidità che sembra aver beneficiato del cambio di conduzione. Anche “Striscia la Notizia” su Canale 5, continua il suo calo rispetto alle passate stagioni, con 2.683.000 telespettatori e il 12,6% di share.
La situazione di “Chissà chi è” appare ancora più critica se si considera che il programma è stato superato per l’ennesima anche da “Casa a prima vista” su Real Time, che ha ottenuto 720.000 spettatori con il 3,4% di share. Questo dato evidenzia come il pubblico stia premiando format diversi e più innovativi, lasciando il game show di Amadeus in una posizione di retroguardia.
Le voci di una possibile chiusura anticipata di “Chissà chi è” si fanno sempre più insistenti negli ambienti televisivi. Si parla di un possibile ritorno di “Cash or Trash”, programma che in passato aveva registrato ascolti decisamente superiori nella stessa fascia oraria. Questa mossa potrebbe essere vista come un tentativo di correre ai ripari da parte di Nove, che aveva puntato molto sull’arrivo di Amadeus per rafforzare la propria offerta.
Il tracollo negli ascolti di “Chissà chi è” solleva interrogativi sulla formula del programma e sulla sua capacità di intercettare i gusti del pubblico contemporaneo. Nonostante la notorietà e l’esperienza di Amadeus, il format sembra non aver trovato la giusta alchimia per imporsi in una fascia oraria altamente competitiva.
In questo scenario, emerge la figura di Nicola Savino, che con “100% Italia” su Tv8 sta dimostrando di saper tenere testa a competitor ben più blasonati. Il programma, giunto alla sua terza stagione, ha saputo costruire nel tempo un seguito fedele, culminando con una finale che ha superato, seppur di poco, il nuovo progetto di Amadeus.
La crisi di “Chissà chi è” potrebbe portare a una riflessione più ampia sulle strategie di programmazione e sulla necessità di innovare i format televisivi per rispondere alle mutevoli esigenze del pubblico. In un panorama mediatico in rapida evoluzione, anche i nomi più noti dello spettacolo italiano si trovano a dover fare i conti con la volatilità degli ascolti e la necessità di reinventarsi costantemente.
Resta da vedere quali saranno le prossime mosse di Nove e di Amadeus per cercare di invertire questa tendenza negativa. La possibilità di una chiusura anticipata del programma e di un ritorno a format già collaudati potrebbe essere solo la prima di una serie di decisioni volte a risollevare le sorti della rete in questa fascia oraria cruciale.