Meteo, Cos’è l’ASES (Adriatic Sea Effect Snow) e perché porta la neve sulle coste dell’Adriatico

L’Adriatic Sea Effect Snow è un fenomeno meteorologico invernale che porta nevicate sulle coste adriatiche. Causato dall’interazione tra masse d’aria fredda e la superficie marina più calda, può generare intense precipitazioni nevose anche a basse quote.

Nel panorama meteorologico italiano, l’Adriatic Sea Effect Snow (ASES) rappresenta un fenomeno di particolare interesse scientifico, capace di generare nevicate anche intense sulle coste e nelle pianure adiacenti al Mar Adriatico. Questo evento, analogo al più noto Lake Effect Snow osservato nei grandi laghi nordamericani, si manifesta quando specifiche condizioni atmosferiche si allineano, creando un ambiente propizio per la formazione di precipitazioni nevose in aree generalmente poco inclini a questo tipo di fenomeno.

Il meccanismo alla base dell’ASES è intrinsecamente legato alla geografia e alla climatologia del bacino adriatico. Il processo ha inizio quando masse d’aria particolarmente fredda e secca, provenienti dalle regioni artiche o dalla Siberia, si spostano verso sud, attraversando gli altipiani e le catene montuose dei Balcani. Queste correnti d’aria, guidate da venti di bora e tramontana, giungono sul Mar Adriatico, dove incontrano una superficie marina significativamente più calda e umida.

L’interazione tra l’aria fredda e la superficie marina più calda innesca un processo di instabilità atmosferica. Durante lo scorrimento sul mare, gli strati più bassi della massa d’aria si riscaldano e si umidificano a contatto con l’acqua. Questo contrasto termico verticale favorisce la formazione di nubi cumuliformi, in particolare cumuli e cumulonembi, che si sviluppano rapidamente in altezza.

La configurazione geografica del Mar Adriatico gioca un ruolo cruciale nell’intensificazione del fenomeno. Essendo un mare chiuso e relativamente stretto, l’Adriatico è particolarmente suscettibile alle irruzioni di aria fredda da est. La sua forma allungata permette alle masse d’aria di percorrere una distanza sufficiente sulla superficie marina per accumulare umidità e calore, elementi essenziali per la formazione delle precipitazioni.

Quando le nubi cariche di umidità raggiungono la costa italiana, incontrano la barriera naturale degli Appennini. Questo ostacolo orografico costringe l’aria a sollevarsi ulteriormente, un processo noto come “effetto stau”. Il sollevamento forzato dell’aria umida e instabile amplifica il processo di condensazione e, date le basse temperature, favorisce la formazione di cristalli di ghiaccio che precipitano sotto forma di neve.

L’intensità e la distribuzione delle nevicate associate all’ASES non sono uniformi lungo tutta la costa adriatica. Le aree più colpite tendono a essere quelle dove il contrasto termico tra l’aria e il mare è più marcato e dove la conformazione del territorio favorisce il sollevamento dell’aria. Regioni come l’Abruzzo, le Marche, il Molise, la Puglia e la Romagna meridionale sono spesso le più interessate da questo fenomeno.

È importante notare che l’ASES non si limita alle zone costiere, ma può estendersi anche nell’entroterra, coinvolgendo aree pianeggianti e collinari. In alcuni casi, le nevicate possono raggiungere intensità tali da creare accumuli significativi anche a quote molto basse, incluse le spiagge.

La previsione dell’ASES rappresenta una sfida per i meteorologi, data la complessità dei fattori in gioco. Tuttavia, sono stati sviluppati strumenti specifici per valutare la probabilità e l’intensità di questi eventi. Uno di questi è l’indice SI-ASES (Synthetic Index Adriatic Sea-Effect Snow), che tiene conto di parametri quali l’umidità relativa e il gradiente termico verticale.

In conclusione, l’Adriatic Sea Effect Snow costituisce un affascinante esempio di come le interazioni tra mare, atmosfera e territorio possano generare fenomeni meteorologici localizzati ma intensi. La sua comprensione è fondamentale non solo per l’accuratezza delle previsioni meteorologiche, ma anche per la gestione del rischio e la pianificazione delle attività nelle regioni adriatiche durante i mesi invernali.