Italia – L’autunno si appresta a mostrare il suo volto più rigido nei prossimi giorni, con l’arrivo di una significativa ondata di freddo che segnerà una netta svolta meteorologica sull’Italia. Dopo un periodo caratterizzato da temperature insolitamente miti per la stagione, ci attende un brusco cambiamento delle condizioni atmosferiche che porterà il termometro a scendere vertiginosamente, con valori che in alcune zone potranno calare anche di 10°C rispetto agli attuali.
L’origine di questa importante variazione va ricercata in una vasta area di bassa pressione che si sta formando tra la Norvegia e la Svezia. Questo sistema depressionario, carico di aria gelida e instabile, si muoverà progressivamente verso sud, raggiungendo il Mediterraneo e l’Italia a partire da lunedì 11 novembre. L’irruzione di queste masse d’aria di origine polare determinerà non solo un drastico abbassamento delle temperature, ma anche la formazione di un vortice ciclonico sui nostri mari, innescando una fase di maltempo diffuso e persistente.
Le proiezioni dei modelli meteorologici indicano che il picco di questa ondata di freddo si verificherà tra martedì 12 e mercoledì 13 novembre. In questo frangente, l’Italia si troverà completamente avvolta da correnti settentrionali gelide, che causeranno un crollo termico particolarmente marcato nelle regioni settentrionali e sui rilievi alpini. Le temperature massime subiranno un tracollo, attestandosi su valori decisamente invernali: nelle pianure del Nord-Ovest si prevedono massime intorno ai 7-8°C, mentre al Centro città come Roma e Firenze difficilmente supereranno i 14-15°C. Anche il Sud, seppur in misura minore, risentirà di questo raffreddamento, con temperature che faticosamente raggiungeranno i 20°C.
Il contrasto tra l’aria fredda in arrivo e le temperature ancora relativamente miti dei nostri mari sarà responsabile della formazione di un’area di bassa pressione che porterà condizioni di spiccata instabilità atmosferica. Sono attese precipitazioni diffuse, che assumeranno carattere di rovescio o temporale soprattutto nelle regioni centro-meridionali e sulle isole maggiori. Non si esclude il rischio di fenomeni localmente intensi, con possibili nubifragi nelle aree più esposte.
Ma la vera novità di questa fase meteorologica sarà il ritorno della neve a quote relativamente basse per il periodo. Le prime nevicate sono attese in Piemonte e Liguria fino a quote di circa 700 metri, mentre sull’Appennino centro-settentrionale i fiocchi potrebbero imbiancare le cime al di sopra dei 1300-1400 metri. Questo rappresenta un evento significativo, considerando che fino a pochi giorni fa le temperature erano ancora decisamente superiori alla media stagionale.
Il brusco calo termico sarà accompagnato anche da venti sostenuti di origine settentrionale, che accentueranno la sensazione di freddo percepito. Le raffiche più intense sono previste lungo le coste e sui rilievi, dove non si escludono punte superiori ai 70-80 km/h.
Questa configurazione barica, tipica delle fasi più fredde della stagione invernale, potrebbe persistere per diversi giorni, mantenendo condizioni di instabilità e temperature rigide almeno fino alla metà del mese. Si prospetta quindi un periodo caratterizzato da un clima decisamente più consono alla stagione in corso, con la possibilità di ulteriori episodi nevosi anche a quote via via più basse nelle settimane successive.
L’arrivo di questa ondata di freddo segna dunque una svolta decisa verso condizioni tipicamente autunnali, se non addirittura invernali in alcune zone. Si consiglia pertanto alla popolazione di prestare attenzione alle previsioni meteorologiche locali e di prepararsi adeguatamente a questo brusco cambiamento, dotandosi di abbigliamento pesante e adottando le necessarie precauzioni per affrontare il freddo intenso e le possibili nevicate.