Italia – L’Italia si appresta ad affrontare un repentino cambiamento delle condizioni meteorologiche che segnerà la fine di un periodo caratterizzato da temperature insolitamente miti per la stagione, specialmente nelle regioni meridionali e insulari. Il quadro attuale presenta una marcata dicotomia termica tra il Nord e il Sud del Paese, con le regioni settentrionali e parte del Centro che sperimentano già condizioni tipicamente autunnali, mentre il Meridione e le Isole godono ancora di un clima quasi primaverile.
Questa situazione di relativa stabilità è destinata a subire una drastica trasformazione a partire da venerdì 29 novembre, quando una massa d’aria gelida di origine russa farà il suo ingresso nel bacino del Mediterraneo. L’arrivo di questo fronte freddo non si limiterà a un mero abbassamento delle temperature, ma sarà accompagnato dalla formazione di un vortice ciclonico che determinerà un generale peggioramento delle condizioni meteorologiche su scala nazionale.
Le regioni centrali e meridionali saranno le più colpite da questa ondata di freddo intenso, con un crollo termico previsto fino a 8-10°C rispetto ai valori attuali. Questo brusco calo delle temperature sarà ulteriormente accentuato dall’azione dei venti settentrionali, che contribuiranno ad aumentare la percezione del freddo, instaurando un clima decisamente invernale. Le aree costiere adriatiche e il Sud Italia saranno particolarmente esposte a questa incursione di aria gelida, con la possibilità di precipitazioni che, data la natura del fronte, potrebbero assumere carattere nevoso anche a quote relativamente basse.
Il fine settimana vedrà l’instaurarsi di condizioni meteorologiche perturbate, con piogge sparse e nevicate che interesseranno le zone montuose, in particolare l’Appennino, dove la neve potrebbe scendere fino a quote collinari nelle aree interne. La Bora e il Grecale soffieranno con intensità, amplificando la sensazione di freddo e contribuendo a un rapido abbassamento delle temperature su tutto il territorio nazionale.
Le notti si preannunciano particolarmente rigide, soprattutto nelle zone dove il cielo si manterrà sereno. In queste aree, le temperature potrebbero scendere al di sotto dello zero, provocando estese gelate che, in alcuni casi, potrebbero interessare anche le zone di pianura. Questo fenomeno rappresenta un rischio concreto per l’agricoltura e richiede particolare attenzione da parte degli automobilisti per la possibile formazione di ghiaccio sulle strade.
L’evoluzione meteorologica per i giorni successivi rimane ancora incerta, ma è probabile che gli effetti di questa incursione di aria fredda si protrarranno almeno fino all’inizio di dicembre. Le previsioni a medio termine suggeriscono una possibile attenuazione dell’instabilità a partire da domenica 1 dicembre, anche se per avere un quadro più preciso sarà necessario attendere gli aggiornamenti dei prossimi giorni.