Per mercoledì 19 giugno, 11 città saranno contrassegnate dal bollino arancione, il livello 2 di allerta che indica condizioni meteorologiche e temperature elevate che possono avere effetti negativi sulla salute della popolazione.
Italia – L’Italia sta affrontando un’ondata di caldo causata dall’arrivo dell’anticiclone africano. Secondo le previsioni del Ministero della Salute, per mercoledì 19 giugno, 11 città saranno contrassegnate dal Bollino ARANCIONE, il livello 2 di allerta che indica condizioni meteorologiche e temperature elevate che possono avere effetti negativi sulla salute della popolazione, specialmente per i bambini e gli anziani.
Le città interessate dal bollino arancione sono Ancona, Bologna, Campobasso, Frosinone, Palermo, Perugia, Pescara, Rieti, Roma e Viterbo. Queste città raggiungeranno temperature massime intorno ai 38 gradi, con picchi anche superiori ai 40 gradi in alcune zone del Sud e della Sicilia.
Il Ministero della Salute ha diramato una circolare alle Regioni per rafforzare la risposta ordinaria alle richieste di assistenza sanitaria nei giorni più torridi, in particolare per i soggetti vulnerabili. Tra le raccomandazioni, vi è l’attivazione del “codice calore” nei Pronto Soccorso e l’attivazione degli ambulatori territoriali 7 giorni su 7 per accessi relativi agli effetti del caldo.
La situazione del caldo è prevista peggiorare mercoledì, con temperature in aumento su tutto il Paese. Saranno 10 le città da bollino arancione, mentre le città con bollino giallo passeranno a due, Bolzano e Genova.
Per affrontare l’emergenza, il Ministero della Salute chiede alle Regioni di attivare misure di prevenzione e di assistenza sanitaria per i soggetti più vulnerabili. Inoltre, è consigliata l’attivazione del “codice calore” nei Pronto Soccorso e l’attivazione degli ambulatori territoriali 7 giorni su 7 per accessi relativi agli effetti del caldo.
In questo contesto, è fondamentale che la popolazione adotti misure di prevenzione per evitare gli effetti negativi del caldo, come l’idratazione costante e l’evitare attività fisiche intense durante le ore più calde della giornata.
Fonte: Ministero della Salute
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