La fine di un’era: Clarkson, Hammond e May sciolgono la loro società di produzione

Jeremy Clarkson, Richard Hammond e James May hanno ufficialmente sciolto la W. Chump and Sons, la società di produzione dietro The Grand Tour. Questo segna la fine di una collaborazione ventennale che ha rivoluzionato i programmi automobilistici in TV.

Dopo oltre 20 anni di collaborazione che ha rivoluzionato il mondo dei programmi televisivi dedicati alle automobili, Jeremy Clarkson, Richard Hammond e James May hanno ufficialmente posto fine alla loro partnership professionale. Il trio ha infatti sciolto la W. Chump and Sons, la società di produzione che hanno fondato insieme nel 2015 dopo aver lasciato Top Gear.

La notizia è emersa dopo che lo scorso 11 luglio sono stati depositati tre documenti presso la Companies House britannica, dichiarando la solvibilità della società, nominando un liquidatore volontario e adottando una “delibera speciale di scioglimento”. L’ultimo bilancio depositato dalla W. Chump and Sons indicava un fatturato annuo di 6 milioni di sterline e un attivo di 3,8 milioni di sterline.

Questa mossa segna ufficialmente la fine di un’era per i tre presentatori, che hanno dominato la scena televisiva automobilistica prima con Top Gear sulla BBC e poi con The Grand Tour su Amazon Prime Video. La loro collaborazione è sopravvissuta anche al licenziamento di Clarkson da Top Gear nel 2015, quando Hammond e May decisero di seguirlo sottolineando che “venivano come un pacchetto unico”.

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The Grand Tour, lanciato nel 2016 su Prime Video come rivale di Top Gear, si concluderà con un ultimo speciale girato in Zimbabwe che andrà in onda questo autunno. Clarkson ha evidenziato le crescenti difficoltà nel continuare lo show con l’avanzare dell’età, affermando che diventa più complicato quando “sei fuori forma, grasso e vecchio”.

Nonostante la fine della loro partnership televisiva, i tre presentatori hanno sottolineato che la loro amicizia rimane solida. Hammond ha enfatizzato la forza del loro legame, forgiato attraverso esperienze condivise e il sostegno reciproco nei momenti difficili. May ha aggiunto che durante le riprese trascorrono molto tempo insieme, creando un rapporto unico.

Ognuno dei tre sta ora perseguendo progetti individuali. Clarkson continua con il suo show di successo “Clarkson’s Farm” su Prime Video, giunto alla terza stagione. Hammond sta conducendo un nuovo podcast chiamato “Who Are We Now” con sua figlia Izzy, incentrato sulla salute mentale. May, invece, sarebbe in procinto di presentare una nuova serie intitolata “The Dull Men’s Club”.

La dissoluzione della W. Chump and Sons segna la fine di un capitolo significativo nella storia della televisione britannica e internazionale. Clarkson, Hammond e May hanno ridefinito il genere dei programmi automobilistici, mescolando umorismo, avventura e passione per i motori in un formato che ha catturato milioni di spettatori in tutto il mondo.

Mentre i fan potrebbero sentire la mancanza della loro chimica sullo schermo, c’è la speranza che i tre possano riunirsi in futuro per progetti occasionali o apparizioni speciali. Nel frattempo, il loro lascito continuerà a influenzare il modo in cui vengono realizzati i programmi automobilistici e di intrattenimento.

La fine di questa collaborazione segna anche un momento di riflessione sull’evoluzione dei media e dell’intrattenimento. Il successo di Clarkson, Hammond e May è stato costruito su un tipo di umorismo e di approccio che, sebbene popolare, è stato anche oggetto di critiche per la promozione di stereotipi datati. La loro separazione potrebbe essere vista come un segno dei tempi che cambiano, con un pubblico che richiede contenuti più inclusivi e consapevoli.

In conclusione, mentre la W. Chump and Sons chiude i battenti, l’impatto di Clarkson, Hammond e May sul panorama televisivo rimarrà indelebile. La loro capacità di intrattenere, informare e talvolta provocare ha lasciato un segno duraturo, e il loro contributo al mondo dell’intrattenimento automobilistico continuerà a essere ricordato e celebrato per gli anni a venire.