Il tanto atteso ritorno de La Talpa su Canale 5 si è rivelato un autentico disastro in termini di ascolti, segnando l’ennesimo passo falso di una Mediaset che sembra aver smarrito la bussola nella programmazione televisiva. Il reality show, su cui l’azienda di Cologno Monzese aveva puntato molto, ha debuttato con numeri a dir poco deludenti: appena 2.250.000 spettatori e un misero 14% di share. Un risultato che assume contorni ancora più preoccupanti se si considera che è stato addirittura battuto da un semplice film in prima visione su Rai 1, “Un Padre”, che ha totalizzato 2.706.000 spettatori e il 15.1% di share.
Ma il flop de La Talpa è solo la punta dell’iceberg di una crisi ben più profonda che sta investendo i palinsesti Mediaset. Emblematico in tal senso il tracollo di “È Sempre Cartabianca” su Rete 4, condotto da Bianca Berlinguer: il programma di approfondimento si è fermato a soli 589.000 spettatori con il 4.96% di share, venendo letteralmente doppiato da “DiMartedì” su La7, che ha raggiunto 1.584.000 spettatori e il 9.42%.
Questi dati impietosi fotografano una situazione ormai insostenibile per Mediaset, che sta inanellando insuccessi su insuccessi senza apparentemente riuscire a invertire la rotta. La strategia dell’azienda guidata da Pier Silvio Berlusconi mostra tutti i suoi limiti, con scelte di palinsesto che sembrano sempre più anacronistiche e incapaci di intercettare i gusti del pubblico.
È evidente come Mediaset stia pagando a caro prezzo l’incapacità di rinnovarsi e proporre format innovativi, continuando a puntare su vecchie formule ormai logore come nel caso de La Talpa. Allo stesso tempo, l’operazione Berlinguer su Rete 4 si sta rivelando un clamoroso autogol, con la giornalista ex Rai che non riesce minimamente a replicare i risultati ottenuti in passato su altre reti.
In un contesto televisivo sempre più competitivo e frammentato, con l’avanzata inesorabile delle piattaforme streaming, Mediaset sembra aver perso completamente la bussola. Una crisi di ascolti di queste proporzioni, in qualsiasi altro paese, avrebbe già portato a un drastico cambio ai vertici aziendali. Invece a Cologno Monzese si continua imperterriti sulla stessa strada, inanellando flop su flop senza un reale cambio di strategia.
È chiaro che serve una svolta radicale, con un ripensamento complessivo dell’offerta televisiva che punti davvero sull’innovazione e su contenuti in grado di intercettare i gusti di un pubblico sempre più esigente. Altrimenti il rischio concreto è quello di un declino inarrestabile, con Mediaset destinata a diventare sempre più marginale nel panorama televisivo italiano. I numeri impietosi di questi giorni sono un campanello d’allarme che non può più essere ignorato: o si cambia rotta in fretta, o il futuro si preannuncia a tinte fosche per l’azienda di Cologno Monzese.