Europa – L’ondata di freddo artico che ha investito l’Europa negli ultimi giorni ha portato a condizioni meteorologiche eccezionali per il mese di novembre, con nevicate record in Svizzera e Francia e temperature estremamente basse in Scozia. Questo evento, generato dal passaggio della perturbazione denominata Caetano, ha lasciato un’impronta significativa sul continente, infrangendo numerosi record storici e causando notevoli disagi.
In Svizzera, le nevicate delle ultime 24 ore hanno raggiunto livelli straordinari, stabilendo nuovi primati in diverse località. I dati forniti da MeteoSvizzera dipingono un quadro impressionante: a Lucerna, sono caduti 42 centimetri di neve fresca, superando il precedente record di 28 centimetri risalente al lontano 1919. Glarona ha registrato 38 centimetri, battendo il precedente primato di 28 centimetri del 2008. A Zurigo-Fluntern, i 28 centimetri misurati hanno superato il record di 25 centimetri del 1990.
First snow of the season ❄️❄️❄️
— crosswind (@BrunoLauper) November 22, 2024
Snowy Nightspotting
Zurich Airport 21.11.2024
•#swiss #flyswiss @FlySWISS #firstsnow #snowfall #DockA#nightshot #nightspotting #snowyairport#samsung #galaxy23#planespotting #ZRH #LSZH#zurichairport #flughafenzürich#aviation #airplane pic.twitter.com/KxCPhqs5xo
L’eccezionalità dell’evento è ulteriormente evidenziata dai dati di altre località: Delémont ha visto 22 centimetri di neve, un netto aumento rispetto ai 15 centimetri del 1988. Anche Neuchâtel e Locarno-Monti hanno registrato spessori di neve che non si vedevano da decenni. È particolarmente rilevante notare che almeno l’80% del territorio svizzero ha ricevuto un manto nevoso di almeno 10 centimetri, un dato che sottolinea l’estensione e l’intensità di questo evento meteorologico.
snow 10.37 am Switzerland (22.11.2024) pic.twitter.com/ogeEAxEUOM
— SWISS 280 (@SWISS280) November 22, 2024
Anche la Francia non è stata risparmiata da questo eccezionale episodio nevoso. Le nevicate hanno interessato vaste aree del paese, con particolare intensità in Normandia, nella regione parigina e nelle zone limitrofe. In Normandia, gli accumuli hanno raggiunto valori compresi tra 20 e 30 centimetri, cifre straordinarie per il mese di novembre. A Parigi-Montsouris, sono stati misurati 4 centimetri di neve, un dato che non si registrava dal novembre 1968.
snow in paris ❄️🌨️🤍 pic.twitter.com/PKws3eUs0k
— 🕯️☕️🍂📚 (@pamvonhadder) November 23, 2024
Per trovare un evento paragonabile nella regione parigina, bisogna risalire al novembre 2010, quando nell’Orleanais si registrarono 30 centimetri di neve. Questo confronto storico evidenzia la rarità e l’intensità dell’evento attuale.
L’ondata di freddo non ha risparmiato altre regioni europee. Nei Balcani, si sono verificate precipitazioni molto abbondanti, sia sotto forma di pioggia che di neve, con nevicate copiose in Croazia, Serbia e Bosnia. In Slovenia, a Pavlizečevo sedlo, sono stati registrati 33 centimetri di neve, stabilendo un nuovo record per il mese di novembre.
Il freddo ha raggiunto livelli eccezionali anche nel Regno Unito, in particolare in Scozia dove si è registrata la notte invernale più fredda così precoce nella stagione dal 1998. Nelle Highlands scozzesi e nell’Aberdeenshire, le temperature minime hanno toccato i -11°C, accompagnate da raffiche di vento notevoli. In Danimarca, il termometro è sceso fino a -12°C, segnando la temperatura più bassa così precoce dal 1971.
Nonostante l’intensità di questa ondata di freddo artico, le previsioni indicano un rapido cambiamento delle condizioni meteorologiche. Entro domenica, si prevede un marcato aumento delle temperature, con incrementi che potrebbero raggiungere i 12-14°C. Questo repentino passaggio da condizioni invernali a temperature più miti evidenzia ulteriormente la volatilità del clima attuale e la necessità di una costante attenzione alle previsioni meteorologiche a breve termine.