Londra, Regno Unito – Un evento meteorologico di straordinaria intensità sta attualmente interessando l’Europa occidentale, con particolare focus sulle Isole Britanniche e l’Irlanda. La tempesta denominata Bert, originatasi da un’area di bassa pressione al largo delle coste irlandesi, sta subendo un’intensificazione così rapida da essere classificata come “ciclone bomba”. Questo fenomeno, caratterizzato da un calo di pressione atmosferica senza precedenti, con valori previsti fino a 938 hPa, si sta rivelando di una potenza e pericolosità eccezionali.
La genesi di questa perturbazione è da ricercarsi nell’incontro tra due masse d’aria di natura diametralmente opposta: una corrente fredda proveniente dall’Artico e una massa d’aria calda e umida in risalita dalle Isole Canarie. Questa collisione ha dato vita a un vortice di notevole violenza, le cui manifestazioni stanno già facendosi sentire su vaste aree del Regno Unito e dell’Irlanda.
Le previsioni meteorologiche indicano che le condizioni più estreme si verificheranno entro la giornata di domenica, con un quadro meteorologico che si preannuncia particolarmente critico. Già nelle ore attuali, si registrano venti di forte intensità e precipitazioni copiose, con nevicate che interessano principalmente le zone settentrionali della Gran Bretagna. Tuttavia, è previsto che la neve cederà presto il passo a piogge diffuse su tutto il territorio.
L’aspetto che desta maggiore preoccupazione è l’intensità dei venti, che si prevede possano raggiungere e superare i 130-140 km/h. Questo scenario è aggravato dalla formazione di onde che, al largo delle coste irlandesi, potrebbero raggiungere altezze comprese tra i 10 e i 12 metri. Non si esclude la possibilità di episodi di “storm surge”, un fenomeno caratterizzato da un innalzamento anomalo del livello del mare, che potrebbe causare inondazioni costiere di notevole entità.
La tempesta Bert presenta caratteristiche che la avvicinano a un ciclone tropicale, tanto da poter essere classificata come TLC (Tropical Like Cyclone). Questi sistemi si distinguono dalle classiche perturbazioni delle medie latitudini per la presenza di un “occhio” centrale, circondato da bande di nubi convettive che generano temporali e venti intensi con rotazione antioraria nell’emisfero boreale. Un elemento distintivo, sebbene di difficile rilevazione, è la presenza di un “cuore caldo” centrale, tecnicamente definito “warm core”, particolarmente evidente negli strati atmosferici inferiori. Questo nucleo presenta temperature superiori di 2-3°C o più rispetto all’ambiente circostante, in netto contrasto con le normali basse pressioni delle nostre latitudini, caratterizzate invece da un “cuore freddo”.
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— Earth42morrow (@Earth42morrow) November 23, 2024
Il passaggio della tempesta Bert avrà ripercussioni significative anche sul regime termico dell’Europa centrale. L’intenso scambio di masse d’aria innescato dal ciclone richiamerà correnti calde dalle regioni meridionali, provocando un rapido aumento delle temperature. Si prevedono anomalie termiche fino a +12°C a 1500 metri di altitudine, che attenueranno gli effetti della recente ondata di freddo e neve che ha interessato il continente.
Per quanto riguarda l’Italia, gli effetti della tempesta Bert saranno più contenuti ma comunque percepibili. La penisola verrà lambita dalle correnti umide meridionali, con un aumento della nuvolosità e possibili precipitazioni, principalmente sulle regioni settentrionali. Anche sul territorio italiano si registrerà un incremento delle temperature, in linea con la tendenza generale osservata sull’Europa centrale.
La situazione meteorologica in evoluzione richiede la massima attenzione da parte delle autorità e della popolazione delle aree interessate. Le allerte meteo emesse dai servizi meteorologici nazionali sottolineano la gravità del fenomeno in corso. In Irlanda, il Met Éireann ha diramato una rara allerta rossa per pioggia nelle contee di Cork e Galway, avvertendo del rischio di gravi inondazioni e danni a strutture abitative e commerciali. Nel Regno Unito, il Met Office ha emesso allerte di vario livello, tra cui un’allerta arancione per neve e ghiaccio nella Scozia centrale.
Gli effetti della tempesta Bert si stanno già manifestando con interruzioni di corrente che hanno lasciato senza elettricità almeno 60.000 tra abitazioni, aziende agricole e imprese in Irlanda. Le previsioni indicano che ulteriori disagi potrebbero verificarsi nel corso del fine settimana, con possibili chiusure di strade e cancellazioni di tratte ferroviarie.
In conclusione, la tempesta Bert si configura come un evento meteorologico di portata eccezionale, che richiede un monitoraggio costante e l’adozione di misure preventive per mitigare i potenziali danni. La sua evoluzione nei prossimi giorni sarà cruciale per determinare l’entità degli impatti sulle regioni coinvolte e per valutare eventuali ripercussioni a più ampio raggio sul clima europeo.