Italia – Le ultime proiezioni meteorologiche per il mese di febbraio 2025 stanno delineando uno scenario che potrebbe riportare l’inverno a ruggire con tutta la sua forza sulla penisola italiana. Gli esperti meteorologi stanno osservando con grande attenzione la possibile formazione di una configurazione barica nota come “Ponte di Woejkoff”, un fenomeno che potrebbe aprire la cosiddetta “porta del gelo” e scatenare un’ondata di freddo intenso sull’Europa e l’Italia.
Il “Ponte di Woejkoff” è una particolare disposizione delle alte pressioni che si verifica quando l’anticiclone delle Azzorre si estende dall’Atlantico fino alla Scandinavia, congiungendosi con l’alta pressione russo-siberiana. Questa configurazione crea un vero e proprio corridoio attraverso il quale le masse d’aria gelida provenienti dalla Siberia possono fluire verso l’Europa occidentale e il Mediterraneo.
Quando si instaura questa situazione, si assiste a un flusso d’aria gelida che si muove da est verso ovest, contrastando il normale andamento delle correnti atlantiche. Questo “fiume d’aria” scorre lungo il bordo orientale del ponte di alta pressione, portando con sé un drastico calo delle temperature e la possibilità di eventi meteorologici estremi, come le tempeste di neve, note anche come “blizzard”.
Le previsioni indicano che già all’inizio di febbraio 2025 potremmo assistere all’ingresso di queste masse d’aria gelida sul territorio italiano. L’interazione tra il freddo intenso e i sistemi depressionari presenti sul Mediterraneo potrebbe innescare una fase meteorologica particolarmente turbolenta, caratterizzata da temperature rigide e precipitazioni diffuse.
Con l’abbassamento delle temperature, aumenta significativamente la probabilità di nevicate a quote molto basse, un fenomeno che non si osservava da tempo con tale intensità sul nostro territorio. Tuttavia, gli esperti sottolineano che l’esatta localizzazione e intensità degli eventi nevosi dipenderà dalla posizione dei minimi depressionari e dall’interazione tra le correnti gelide e i cicloni mediterranei.
È importante ricordare che febbraio è storicamente un mese propizio per le grandi ondate di freddo in Italia. Alcuni degli eventi più significativi del passato si sono verificati proprio in questo periodo, come le memorabili ondate di gelo del 1929, 1956, 1991 e, più recentemente, del 2012.
L’evento del febbraio 1956, in particolare, rimane nella memoria collettiva come uno dei più intensi del XX secolo. In quell’occasione, le temperature scesero a livelli record, con punte di -29°C registrate in Emilia-Romagna, mentre fiumi come il Tanaro si ghiacciarono completamente.
Gli esperti meteorologi invitano alla prudenza nell’interpretazione di queste proiezioni a lungo termine. La complessità dei sistemi atmosferici richiede un monitoraggio costante e aggiornamenti frequenti delle previsioni. Tuttavia, le indicazioni attuali suggeriscono che l’inizio di febbraio 2025 potrebbe essere caratterizzato da un’irruzione di aria gelida di origine russo-siberiana, con potenziali effetti significativi sul clima italiano.