Un asteroide che stava per colpire la Terra potrebbe essersi disintegrato sopra l’Antartide più di 2,5 milioni di anni fa, secondo quanto affermato dai ricercatori che hanno analizzato frammenti di rocce trovate nel ghiaccio del continente. L’esplosione dell’asteroide è la detonazione a mezz’aria più antica mai registrata nella storia geologica, come riportato in una pubblicazione su Earth and Planetary Science Letters.
In precedenza erano stati registrati solo altri due eventi simili risalenti a 480.000 e 430.000 anni fa. Gli asteroidi o comete si disintegrano in aria prima di toccare il suolo, senza lasciare un cratere evidente.
Gli esperti hanno affermato che le esplosioni di asteroidi possono causare distruzione massiccia e che di solito avvengono a quote che vanno da pochi a diversi decine di chilometri. L’energia cinetica dell’oggetto in arrivo si trasforma in una colonna d’impatto, generando onde d’urto e radiazioni termiche.
Per giungere a queste conclusioni, i ricercatori hanno analizzato 116 piccoli frammenti di roccia trovati nel ghiaccio dell’Antartide e hanno concluso che olivina e spinello sono i minerali dominanti, chimicamente coerenti con la condrite ordinaria, un tipo di asteroide. Secondo gli studi effettuati l’esplosione potrebbe essersi verificata tra 2,3 e 2,7 milioni di anni fa.
Jason Pearl, fisico del Lawrence Livermore National Laboratory, ha dichiarato che frammenti di materiale extraterrestre di dimensioni considerevoli bombardano la Terra frequentemente, con eventi che si verificano approssimativamente ogni 50-500 anni. Gli scienziati stanno continuando a cercare altri eventi simili nella storia geologica.
Questo studio non solo fornisce una finestra sul passato remoto della Terra, ma solleva anche l’importante questione della potenziale minaccia degli impatti asteroidi sulla Terra. Il fatto che quest’evento sia stato scoperto e studiato solleva la consapevolezza sull’importanza di monitorare e comprendere meglio questi fenomeni per proteggere il nostro pianeta in futuro.