Nel giro di 24 ore, dalla sua superficie sono esplosi diversi brillamenti di classe X, il più potente dei quali è stato un incredibile X6,3. Si tratta del brillamento più potente dell’attuale ciclo solare e il più potente da quando è esploso un X8,2 nel 2017. Si tratta del brillamento più potente dell’attuale ciclo solare e il più potente dall’eruzione di un X8,2 nel 2017.
Le eruzioni, causate dalla regione attiva AR 3590, hanno generato preoccupazioni poiché questa regione si sta dirigendo verso il centro del disco solare, aumentando il rischio di ulteriori eruzioni dirette verso la Terra.
In dettaglio, le eruzioni includono un’esplosione di classe X1.8 il 21 febbraio alle 18:07 EST, un’altra di classe X1.7 il 22 febbraio alle 1:32 EST e infine l’esplosione di classe X6.3, sempre il 22 febbraio alle 17:34 EST. Sebbene le eruzioni solari accompagnate da un’espulsione di massa coronale (CME) possano avere effetti più significativi sulla Terra, non è stato ancora confermato se la terza e più grande esplosione è stata seguita da una CME, un evento che potrebbe avere conseguenze molto serie per la Terra.
Le esplosioni di classe X, se particolarmente intense, possono causare black-out delle comunicazioni su vasta scala, danni ingenti ai satelliti e possibili black-out della rete elettrica.