Italia – A partire da lunedì 17 giugno, un promontorio di alta pressione di matrice sub-tropicale si estenderà dall’Africa verso il Mediterraneo centrale, portando masse d’aria molto calda e umida verso l’Italia. Questa pulsazione dell’anticiclone africano darà il via alla prima vera ondata di caldo dell’estate 2024, con temperature che si spingeranno ben oltre le medie climatiche di riferimento. Secondo le ultime proiezioni dei modelli meteorologici, i valori massimi potrebbero raggiungere picchi di oltre 40°C su Puglia, Sardegna e Sicilia nelle ore più calde, con diffusi 32-34°C anche al Nord e sui settori tirrenici del Centro. Si tratterà di un’ondata di calore intensa, forse la più forte di questa prima parte della stagione estiva.
Questa situazione di caldo anomalo e ampio soleggiamento si protrarrà almeno fino a giovedì 20 giugno, giorno del solstizio d’estate. Il culmine dell’ondata di calore potrebbe quindi coincidere proprio con l’inizio dell’estate astronomica, regalandoci condizioni tipicamente afose su gran parte del Paese.
Rischio di temporali intensi nel weekend
Tra venerdì 21 e sabato 22 giugno, però, l’anticiclone africano potrebbe subire una temporanea “erosione” ad opera di correnti più fresche e instabili in discesa dal Nord Europa. Questo contrasto termico potrebbe innescare lo sviluppo di fenomeni temporaleschi localmente intensi su alcune regioni, con rischio di nubifragi, grandinate e forti raffiche di vento. Le aree più a rischio di questi temporali sembrano essere al momento il Nord e le regioni centrali, ma sarà necessario monitorare gli aggiornamenti per avere un quadro più preciso. Questo tipo di situazioni “ibride”, con aria molto calda e umida che si scontra con masse d’aria più fresche, sono spesso le più pericolose per lo sviluppo di fenomeni meteo estremi.
In sintesi, ci attende una settimana all’insegna del caldo intenso su tutta l’Italia, con un picco attorno al solstizio d’estate. Nel weekend, però, l’ingresso di correnti più instabili potrebbe favorire lo sviluppo di forti temporali, specie al Nord e al Centro. Una situazione da monitorare con attenzione nei prossimi aggiornamenti meteo.
