Elezioni Usa, dibattito tv Harris e Trump: ecco dove vederlo in Italia

L’atteso confronto televisivo tra Kamala Harris e Donald Trump, in programma nella notte tra il 10 e l’11 settembre, sarà trasmesso in diretta da numerose emittenti italiane con speciali e maratone che terranno incollati gli spettatori fino all’alba.

Stati Uniti – L’attesa per il primo e unico confronto televisivo tra Kamala Harris e Donald Trump, i due candidati alla presidenza degli Stati Uniti, sta raggiungendo livelli febbrili non solo oltreoceano ma anche in Italia, dove numerose emittenti televisive si preparano a trasmettere l’evento in diretta, offrendo agli spettatori italiani la possibilità di seguire da vicino questo momento cruciale della campagna elettorale americana.

Il dibattito, che si terrà nella notte tra il 10 e l’11 settembre a partire dalle 3:00 ora italiana, vedrà i due contendenti sfidarsi sul palco di Philadelphia in un confronto che promette scintille e che potrebbe influenzare significativamente l’esito delle elezioni presidenziali del prossimo 5 novembre.

Dibattito tv Harris e Trump su Canale 5: l’ammiraglia Mediset si prepara a trasmettere l’evento con uno speciale del TG5 intitolato “I duellanti”, che andrà in onda subito dopo l’edizione notturna del telegiornale verso l’1.30 circa; la conduzione sarà affidata alla giornalista Cesara Buonamici, che guiderà gli spettatori attraverso i 90 minuti di dibattito, offrendo una traduzione simultanea in italiano per rendere il confronto accessibile a tutti.

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Dibattito tv Harris e Trump su La7: la rete di Cairo schiererà il suo asso nella manica con la tradizionale #maratonamentana: il direttore del TgLa7, Enrico Mentana, darà il via alla sua maratona televisiva già dalle 00:30, introducendo il confronto e arricchendo la diretta con ospiti in studio, approfondimenti e analisi che si protrarranno fino alle prime luci dell’alba, offrendo una copertura a 360 gradi dell’evento e delle sue possibili ripercussioni sullo scenario politico americano e internazionale.

Dibattito tv Harris e Trump su Nove: La rete del Gruppo Warner Bors Discovery si distinguerà per la presenza di Giovanna Botteri, che condurrà uno speciale a partire dalle 2:30, affiancata da Paola Peduzzi, vicedirettrice del Foglio, e dalla giornalista Paola Tommasi; questo team al femminile promette di offrire una prospettiva unica e approfondita sul confronto tra Harris e Trump, analizzando non solo le parole dei candidati ma anche le implicazioni geopolitiche e sociali delle loro posizioni.

Dibattito tv Harris e Trump sulla Rai: il TG1 trasmetterà una lunga diretta a partire dalle 1:00 di notte, con la presenza in studio di autorevoli commentatori, che proseguirà ininterrottamente fino alle 5 del mattino; per chi non riuscisse a resistere fino a tarda notte, uno speciale all’interno del TG1 mattina, dalle 7:15 fino all’inizio dell’edizione delle 8, riassumerà i momenti salienti del dibattito e offrirà ulteriori analisi.

Dalle 2.30 alle 5.30 anche RaiNews24 seguirà il confronto con ospiti e servizi. In studio, Veronica Fernandes commenterà l’evento con Mario Del Pero e Luciana Grosso. A seguire, Antonio Di Bella e la giornalista Marta Ciccolari Micaldi commenteranno il dibattito.

Dibattito tv Harris e Trump su Sky: SkyTG24, il canale all news di Sky, inizierà la sua diretta alle 3 di notte dell’11 settembre, proseguendo con commenti e analisi post-dibattito; gli spettatori potranno contare sulla presenza in studio di esperti come Arianna Farinelli, Marco Bardazzi e Mario Del Pero, mentre l’inviato Federico Leoni fornirà aggiornamenti direttamente da Filadelfia.

Questo dispiegamento di forze da parte delle emittenti italiane testimonia l’importanza che il confronto tra Harris e Trump riveste non solo per gli Stati Uniti, ma per l’intero panorama politico globale; gli spettatori italiani avranno l’imbarazzo della scelta su dove sintonizzarsi per seguire quello che si preannuncia come uno degli eventi televisivi più seguiti dell’anno, con la possibilità di assistere in tempo reale a un momento che potrebbe rivelarsi determinante per il futuro della politica americana e, di conseguenza, per gli equilibri internazionali.