Italia – L’estate settembrina che ha caratterizzato l’inizio di ottobre sta per volgere al termine. Un’intensa perturbazione di origine atlantica è in procinto di raggiungere il nostro Paese, portando con sé non solo precipitazioni diffuse ma anche un deciso raffreddamento delle temperature su tutta la Penisola.
Le prime avvisaglie di questo cambiamento si avvertiranno già a partire da mercoledì 2 ottobre, quando le regioni settentrionali e parte di quelle centrali saranno interessate da un lieve calo termico, accompagnato da un peggioramento delle condizioni meteorologiche. Tuttavia, il Sud Italia continuerà a godere di temperature gradevoli, con valori che in Sicilia potranno ancora superare i 30°C a causa dei venti di Scirocco richiamati dal fronte perturbato in avvicinamento.
La vera svolta termica si verificherà tra giovedì 3 e venerdì 4 ottobre, quando masse d’aria fredda provenienti dal Nord Europa irromperanno sul Mediterraneo, dando vita a un vortice ciclonico che interesserà inizialmente le regioni centro-settentrionali. In questa fase, le temperature subiranno un crollo repentino, portandosi su valori decisamente inferiori alle medie stagionali. Al Nord-Ovest i termometri si attesteranno intorno ai 16-17°C, mentre al Nord-Est si registreranno valori ancora più bassi, non oltre i 14-15°C. Anche al Centro le temperature caleranno bruscamente, con diminuzioni comprese tra i 5 e i 7°C rispetto ai giorni precedenti.
L’ondata di freddo non risparmierà nemmeno il Sud, seppur con qualche giorno di ritardo. Entro sabato 5 ottobre, il calo termico si estenderà a tutta la Penisola, coinvolgendo anche le regioni meridionali. Nelle grandi città del Centro come Firenze e Roma, i valori massimi oscilleranno tra i 17 e i 20°C, ben al di sotto delle temperature registrate fino a pochi giorni prima.
Le mappe termiche elaborate dai modelli previsionali mostrano chiaramente l’entità di questo raffreddamento, con anomalie negative che in alcune zone potranno raggiungere gli 8-10°C rispetto alle medie del periodo. L’azzurro intenso che caratterizza gran parte del Centro-Nord e alcune aree del Sud evidenzia la portata di questa ondata di freddo, che segnerà il definitivo ingresso nella stagione autunnale.
Questo brusco calo delle temperature sarà accompagnato da condizioni di spiccata instabilità atmosferica, con precipitazioni diffuse che interesseranno gran parte del territorio nazionale. I fenomeni risulteranno particolarmente intensi sulle regioni tirreniche e sul Nord-Est, dove non si escludono temporali localmente violenti e abbondanti nevicate sui rilievi alpini a quote relativamente basse per il periodo.
L’irruzione di aria fredda determinerà anche un rinforzo della ventilazione, con raffiche che potranno risultare particolarmente intense lungo le coste e sui rilievi. Questo contribuirà ad accentuare la sensazione di freddo, rendendo ancora più evidente il contrasto con il clima mite dei giorni precedenti.
Le previsioni a medio termine indicano che questa fase di maltempo e freddo potrebbe protrarsi per diversi giorni, con temperature che rimarranno al di sotto delle medie stagionali almeno fino alla metà del mese. Solo verso la seconda decade di ottobre potremmo assistere a un graduale rialzo termico, ma è ancora presto per delineare con precisione l’evoluzione a lungo termine.