Il nuovo esperimento televisivo di Amadeus su NOVE, “Chissà chi è”, sembra non riuscire a decollare, registrando un ulteriore calo di ascolti che sta mettendo in allarme i vertici del canale. Nella giornata di ieri, nonostante il tentativo di allungare la durata della puntata, il programma ha raccolto solo 615.000 telespettatori, con uno share del 2.85%, segnando un nuovo preoccupante minimo.
La situazione appare ancora più critica se confrontata con i risultati ottenuti da “Casa a prima vista”, in onda su Real Time nella stessa fascia oraria. Il programma dedicato al mercato immobiliare continua infatti la sua ascesa, raggiungendo nella giornata di ieri 926.000 telespettatori con uno share del 4.3%, confermandosi come un vero e proprio fenomeno televisivo.
Il confronto impietoso tra i due programmi sta alimentando le voci di una possibile chiusura anticipata di “Chissà chi è”. Secondo indiscrezioni sempre più insistenti, NOVE starebbe valutando di riportare in quella fascia oraria lo storico programma “Cash or Trash”. Quest’ultimo, caratterizzato da costi di produzione nettamente inferiori, ha dimostrato nel tempo una capacità di crescita costante negli ascolti, arrivando in alcune occasioni a superare anche il 5% di share.
La crisi di “Chissà chi è” appare ancora più evidente se si considera che il programma era stato lanciato con grandi aspettative, puntando sulla popolarità di Amadeus, reduce dai successi ottenuti in Rai. Tuttavia, fin dal suo esordio, la trasmissione non è riuscita a imporsi nel difficile panorama dell’access prime time.
Il successo di “Casa a prima vista”, d’altra parte, conferma l’interesse del pubblico per format legati al mondo immobiliare. Il programma, giunto alla sua terza stagione, ha mostrato una crescita costante, passando da una media di 339.000 spettatori nella prima serie a 640.000 nella terza, con picchi che hanno superato i 700.000 telespettatori.
La decisione di NOVE riguardo al futuro di “Chissà chi è” appare ora cruciale. Da un lato, c’è la volontà di dare fiducia a un volto noto come Amadeus, dall’altro la necessità di garantire risultati in termini di ascolti. Il possibile ritorno di “Cash or Trash” potrebbe rappresentare una soluzione di compromesso, garantendo una base di pubblico consolidata e costi di produzione contenuti.
In questo scenario, resta da vedere se Amadeus e il suo team riusciranno a invertire la tendenza nelle prossime puntate, o se NOVE opterà per un cambio di rotta anticipato. Ciò che appare certo è che la sfida dell’access prime time si conferma come una delle più competitive e imprevedibili del panorama televisivo italiano.