Meteo, temperature elevate su mezza Europa con sole e nebbie: ecco quanto durerà

Un robusto anticiclone si estende su gran parte dell’Europa, portando condizioni di stabilità atmosferica sull’Italia con temperature superiori alla media, sole in montagna e nebbie in pianura. La situazione potrebbe protrarsi per diversi giorni.

Italia – L’inizio di novembre 2024 è caratterizzato dalla presenza di un vasto e robusto campo anticiclonico che si estende su gran parte dell’Europa centrale e meridionale, includendo anche l’Italia. Questa configurazione barica sta determinando condizioni meteorologiche stabili e asciutte su tutto il territorio nazionale, con temperature che si mantengono al di sopra delle medie climatiche stagionali, specialmente nelle zone montuose e collinari.

Le analisi dei modelli previsionali indicano che questa situazione di alta pressione potrebbe persistere per diversi giorni, garantendo una fase di tempo stabile e soleggiato su gran parte della penisola. Tuttavia, come spesso accade in queste situazioni autunnali, non mancheranno alcuni effetti collaterali tipici dei regimi anticiclonici in questa stagione.

Nelle aree di pianura, in particolare nella Pianura Padana e nelle valli interne del Centro, si osserva la formazione di nebbie e foschie dense durante le ore notturne e al primo mattino. Questi fenomeni tendono a sollevarsi nel corso della giornata, lasciando spazio a cieli sereni o poco nuvolosi. Tuttavia, in alcune zone, specialmente quelle più soggette a inversioni termiche, le nebbie potrebbero risultare più persistenti, riducendo le ore di soleggiamento e mantenendo le temperature su valori più contenuti rispetto alle aree circostanti.

Le temperature si mantengono su valori decisamente miti per il periodo, con massime che in molte località del Centro-Sud e delle Isole maggiori raggiungono e superano i 20-22°C, con punte anche di 24-25°C nelle zone più calde della Sicilia e della Calabria meridionale. Particolarmente anomalo è il caldo in montagna, dove lo zero termico si posiziona a quote molto elevate, intorno ai 3500-4000 metri sulle Alpi, favorendo un rapido scioglimento della poca neve caduta nelle scorse settimane.

Questa situazione di blocco anticiclonico sta determinando anche un progressivo accumulo di inquinanti nelle grandi aree urbane e nelle zone industriali, in particolare nella Pianura Padana, dove la scarsa ventilazione e l’assenza di precipitazioni non favoriscono il ricambio dell’aria. Le autorità competenti stanno monitorando attentamente la situazione, valutando l’eventuale necessità di misure restrittive per il traffico veicolare nelle città più a rischio.

Le previsioni a medio termine indicano che questa configurazione barica potrebbe subire alcune modifiche solo a partire dalla seconda decade di novembre. I modelli matematici suggeriscono la possibilità di un’evoluzione più dinamica, con l’arrivo di correnti più fresche dai quadranti settentrionali che potrebbero determinare un generale calo delle temperature e l’aumento dell’instabilità atmosferica, specialmente sulle regioni adriatiche e meridionali.

Tuttavia, è importante sottolineare che le previsioni a lungo termine sono soggette a un elevato grado di incertezza e potrebbero subire modifiche nei prossimi aggiornamenti. Gli esperti meteorologi consigliano di monitorare costantemente l’evoluzione della situazione, soprattutto in vista di eventuali cambiamenti repentini che potrebbero verificarsi nella seconda parte del mese.