Italia – Il weekend del 14 e 15 dicembre 2024 si preannuncia all’insegna dell’instabilità meteorologica su gran parte del territorio italiano. Una blanda circolazione ciclonica sta alimentando una perturbazione in movimento dalla Sardegna verso le regioni tirreniche, determinando un quadro meteorologico caratterizzato da precipitazioni diffuse e, sui rilievi, da nevicate a quote medio-alte.
Nella giornata di sabato 14 dicembre, il maltempo si concentrerà principalmente sulle regioni del versante tirrenico. Le aree più interessate dai fenomeni saranno la Calabria, la Campania e gran parte del Centro Italia, con particolare riferimento a Lazio, Toscana e Umbria. Su queste zone, si prevede un elevato rischio di precipitazioni, che potranno assumere carattere temporalesco in alcune località. L’Appennino centro-meridionale sarà interessato da nevicate, con quota neve attestata intorno ai 1300-1500 metri sui rilievi del Centro, mentre a quote superiori sui rilievi meridionali.
Il settentrione italiano, al contrario, godrà di condizioni meteorologiche più clementi. Nonostante la presenza di una significativa copertura nuvolosa, il rischio di precipitazioni sarà pressoché nullo, fatta eccezione per qualche sporadico e breve piovasco sui settori centrali e orientali della Pianura Padana. Le Alpi occidentali potrebbero vedere deboli nevicate fino a quote relativamente basse, intorno ai 500 metri.
La situazione evolverà nella notte tra sabato e domenica 15 dicembre, quando la perturbazione inizierà a spostarsi verso est, influenzando le aree del medio-basso Adriatico e del basso Tirreno. Questo spostamento sarà favorito da un rinforzo dei venti freddi di Maestrale, che contribuiranno anche a un aumento della pressione atmosferica. Di conseguenza, si assisterà a un rapido miglioramento delle condizioni meteorologiche, che interesserà dapprima il Nord Italia e, successivamente, gran parte delle regioni centrali.
Le temperature subiranno variazioni in linea con il passaggio perturbato. Si prevedono valori termici in diminuzione, specialmente nelle aree interessate dalle precipitazioni più intense. Sulle Alpi e sull’Appennino settentrionale, la quota neve potrebbe abbassarsi fino a 900-1000 metri nella giornata di domenica, mentre rimarrà più elevata sui rilievi del Centro-Sud.
Il quadro meteorologico complessivo del weekend riflette una tipica configurazione autunnale tardiva, con l’alternanza di fasi perturbate e momenti di relativa stabilità. Questa dinamica atmosferica è il risultato dell’interazione tra masse d’aria di diversa origine: correnti più miti di matrice mediterranea si scontrano con afflussi di aria più fredda proveniente dal Nord Europa, generando condizioni di spiccata variabilità.