L’isola greca di Santorini sta vivendo giorni di grande tensione a causa di un prolungato sciame sismico che ha colpito l’arcipelago delle Cicladi. Da domenica, oltre 200 scosse di terremoto sono state registrate, con la più forte che ha raggiunto una magnitudo di 5.4 oggi, martedì 4 febbraio. Queste scosse hanno spinto migliaia di residenti a lasciare l’isola, nonostante gli appelli alla calma del governo greco. Circa seimila persone hanno abbandonato Santorini nelle ultime 48 ore, con lunghe code di turisti e residenti agli aeroporti e ai porti.
Le autorità hanno disposto la chiusura delle scuole sull’isola e sulle vicine Amorgos e Ios fino a venerdì, come misura precauzionale. Inoltre, sono stati aggiunti voli supplementari tra Atene e Santorini per facilitare gli spostamenti. Gli esperti ritengono che l’attività sismica potrebbe durare per settimane e che il potenziale massimo delle scosse potrebbe raggiungere una magnitudo superiore a 6 sulla scala Richter.
I residenti sono stati avvertiti di evitare grandi assembramenti all’interno degli edifici e di non avvicinarsi a strutture abbandonate o aree a rischio di caduta massi. In caso di forte sisma, è stato consigliato di allontanarsi dalla costa per evitare possibili pericoli. La situazione rimane tesa, con molti lavoratori stagionali e turisti che hanno scelto di lasciare l’isola, mentre la vita quotidiana procede con relativa normalità per coloro che rimangono.