L’avvio del mese di marzo 2025 segnerà una svolta climatica sul Mediterraneo centrale, con l’espansione di un robusto promontorio anticiclonico dalle regioni nordafricane verso la Penisola italiana. Questo pattern barico determinerà un rialzo termico generalizzato a partire da domenica 2 marzo, con picchi di calore primaverile attesi tra mercoledì 5 e giovedì 6. Il processo sinottico vedrà il progressivo consolidamento di alte pressioni sub-tropicali che, interagendo con correnti occidentali in quota, creeranno condizioni ideali per l’afflusso di masse d’aria mite d’origine sahariana.
I modelli previsionali indicano un incremento termico di 5-7°C rispetto alle medie stagionali, particolarmente evidente nelle aree padane e prealpine dove si potranno registrare valori massimi di 21-22°C. Le proiezioni termiche delineano anomalie positive marcate su scala regionale: nel triangolo industriale (Torino-Milano-Bologna) si prevedono picchi di 18-20°C, mentre Roma e Firenze vedranno termometri attestarsi su valori analoghi. Sul versante adriatico le brezze mitigheranno parzialmente il fenomeno, mantenendo le temperature 1-2°C più contenute.
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Particolare attenzione meritano le escursioni termiche diurne, che nelle zone interne del Centro-Nord potrebbero superare i 15°C tra valori minimi notturni (ancora prossimi allo zero in Val Padana) e massimi diurni. Questo gradiente favorirà la formazione di inversioni termiche nelle ore mattutine, con possibile persistenza di nebbie nelle aree pianeggianti.
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La struttura anticiclonica subirà un primo assestamento attorno all’8 marzo, data oltre la quale i modelli GFS ed ECMWF ipotizzano un possibile cambio di pattern con ingresso di perturbazioni atlantiche. Tale evoluzione potrebbe innescare un deciso calo termico nelle regioni settentrionali, sebbene le proiezioni a medio-lungo termine richiedano ancora verifiche di affidabilità.