Salute, Allergie e Intolleranze Alimentari: l’Elenco di Tutti i Test Bufala

Ecco svelati, punto per punto, tutti i test truffa che promettono di svelare le intolleranze alimentari, ma che in realtà non servono a nulla!

L’idea di essere intollerante ad un ingrediente alimentare o una categoria di prodotti sta diventando una “moda”. A favorire questa convinzione collettiva ci pensano i supermercati, che sugli scaffali offrono un ricco assortimento di prodotti “senza lattosio”, “senza glutine”, “senza grassi”, “senza zuccheri”. A supporto delle nuove convinzioni, in farmacia e in rete si possono reperire sempre più presunti test in grado di stabilire rapidamente e con precisione la presenza di un’allergia o un’intolleranza alimentare. La maggior parte di questi test non ha nessuna validità scientifica, ma si possono confondere facilmente con quelli scientificamente utilizzati dagli specialisti in allergologia, perché in alcuni casi supportati da analisi del sangue o altri tipi di strumentazione sofisticate che possono ingannare. Ma attenzione a questi esami, perché non sempre sono veritieri. Ma quindi, quali sono i test reali da eseguire? La Federazione degli Ordini dei Medici ha redatto un documento scritto per indicare quali test offrono un risultato attendibile e quali sono semplicemente test bufala.

Elenco dei test che l’Ordine dei medici considera privi di validità scientifica

Test di provocazione-­neutralizzazione intradermico: l’allergene viene somministrato per via intradermica. Dopo circa 10-12 minuti viene valutata la comparsa di sintomi riprodotti, che però non sono specifici né per gravità o tipologia.

Test kinesiologico: il paziente impugna nelle mani due bottiglie di vetro contenenti l’alimento da testare: con una mano spinge la bottiglia contro la mano dell’esaminatore. La presunta perdita di forza che mostra nell’opporre resistenza viene vista come l’indicazione della presenza dell’allergia al contenuto della bottiglia. La versione odierna di questo test si chiama Dria: la forza viene misurata dalle gambe, legando alla caviglia del paziente una cinghia collegata al peso da sollevare e al pc.

Vega Test: si basa sul principio della corrente elettrica impiegata attraverso un elettrodo posizionato in punti specifici del corpo, quelli dell’agopuntura nella medicina cinese.

Biorisonanza: si basa sulla convinzione che il corpo sia in grado di emettere onde elettromagnetiche “buone” o “cattive”, misurabili con un determinato strumento in grado di ritornarle al paziente in versione “purificata”.

Test del capello: trova l’unica applicazione scientifica nella ricerca di eventuali droghe.

Test citotossico: al sangue o alle sospensioni di globuli bianchi viene aggiunto lo specifico allergene che – in caso di allergia – dovrebbe modificare le cellule.

 

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