I deputati del Parlamento Europeo hanno approvato la proposta per rafforzare la Protezione Civile dell’Unione Europea, il meccanismo che in caso di grave catastrofe permette agli stati di chiedere l’aiuto degli altri paesi membri. Con la nuova struttura, voluta anche dalla Commissione Europea e concordata con il Consiglio a dicembre, è stato istituito un nuovo meccanismo chiamato “RescEU” che permetterà all’Unione di rispondere con maggiore efficacia alle catastrofi, e soprattutto migliorerà le attività di prevenzione. “RescEU” metterà a disposizione dei paesi mezzi aerei come i Canadair per combattere gli incendi boschivi, unità di pompaggio ad alta capacità, ospedali da campo e squadre mediche di emergenza per aiutare le popolazioni locali. Il meccanismo è pensato soprattutto per aiutare quegli stati che da soli non riescono a rispondere in modo efficace alle emergenze sul loro territorio. Le risorse europee saranno aggiunte a quelle dei paesi nazionali, e non sostituite.
“Siamo riusciti a lavorare rapidamente per essere pronti prima della prossima estate ed evitare un’altra Grecia 2018 e Portogallo 2017“, ha detto l’eurodeputata italiana Elisabetta Gardini, la relatrice della proposta. “Trovare un compromesso è stato più difficile del previsto, ma alla fine i principi di solidarietà e di protezione della sicurezza dei nostri cittadini hanno guidato il lavoro verso il successo“.
Per il biennio 2019-2020 il Parlamento e il Consiglio europeo hanno deciso di stanziare 205 milioni di euro per garantire il funzionamento del nuovo meccanismo di Protezione Civile, e se tutto andrà per il verso giusto già a partire dalla prossima stagione estiva “RescEU” sarà operativo. Manca ancora l’approvazione formale del Consiglio prima che la legislazione entri in vigore, ma non dovrebbero esserci ostacoli.