Il lancio del razzo Kairos, progettato dalla compagnia giapponese privata Space One, è stato segnato da un tragico incidente. L’evento, trasmesso in diretta da Nhk, ha sorpreso il pubblico con la sua improvvisa esplosione subito dopo il decollo dalla rampa di lancio nella prefettura di Wakayama. Questo razzo lungo 18 metri, alimentato a combustibile solido, avrebbe dovuto essere il primo satellite messo in orbita da un’azienda privata giapponese. Tuttavia, la sua prematura distruzione ha generato una spaventosa esplosione e ha causato la caduta dei detriti sulle montagne circostanti.
L’incidente rappresenta un duro colpo per il Giappone, un paese attivo nell’industria dei lanci satellitari. Space One, fondata nel 2018 da un team che include importanti aziende tecnologiche giapponesi, ha subito una grave sconfitta con questo fallimento. Non è la prima volta che il Giappone si confronta con simili disastri. In passato, un altro razzo giapponese, l’Epsilon S, è esploso durante un test nella prefettura settentrionale. Allo stesso modo, problemi simili sono emersi durante un lancio fallito di un razzo di nuova generazione a Tokyo nel marzo 2023.
Nonostante questi contrattempi, l’agenzia spaziale giapponese (Jaxa) ha recentemente festeggiato il successo del lancio del razzo H3 dal centro spaziale di Tanegashima, dopo anni di ritardi e tentativi infruttuosi. Questo risultato positivo è stato seguito dal successo della missione di atterraggio di una sonda sulla Luna, che ha posizionato il Giappone tra i cinque paesi al mondo che sono riusciti a raggiungere con successo il nostro satellite naturale. Nonostante le sfide incontrate lungo la strada, il Giappone dimostra la sua determinazione nel campo dell’esplorazione spaziale.