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IT-Alert, pubblicati i dati dei questionari della fase di sperimentazione

Quasi 3 milioni i questionari compilati dagli utenti durante l’attività di test.

La dashboard riporta i dati rilevati dai questionari compilati dagli utenti, in forma anonima e su base volontaria, durante i test IT-alert effettuati da giugno 2023 a febbraio 2024, sia sul territorio di intere regioni, sia in aree più limitate, su specifici scenari di rischio.

Il campione è generato dagli utenti che hanno scelto di partecipare all’attività rispondendo al questionario (campione auto-selezionato) e dando un riscontro sulla sperimentazione del sistema di allarme.

In totale, i questionari compilati sono stati 2.692.417. Dall’analisi dei dati è emerso che oltre il 93% dei rispondenti ha ricevuto il messaggio IT-alert sul proprio cellulare e nella maggior parte dei casi i cittadini hanno dichiarato di trovarsi nell’area target del test. In media, infatti si è avuto solo l’1,6% di overshooting, ovvero di messaggi ricevuti al di fuori dell’area interessata, percentuale che però è aumentata nel caso di test in aree più ristrette.

Tra coloro che hanno ricevuto il messaggio, circa il 97% ha dichiarato che il messaggio ricevuto era chiaro e comprensibile e l’89% di aver capito subito che si trattava di un messaggio istituzionale. Altro dato importante riguarda la fiducia e il senso di sicurezza: per oltre il 91% IT-alert è un servizio utile in maniera significativa.

Circa il 90% ha dichiarato di non aver avuto difficoltà di interazione con il sistema, mentre nel restante 10% la difficoltà maggiormente riscontrata è stata l’immediata scomparsa del messaggio. L’emozione maggiormente provata al ricevimento del messaggio è stata quella positiva di calma e tranquillità (in media circa il 30% di coloro che hanno ricevuto il messaggio), ma non sono mancate emozioni in una sfera negativa come ansia, agitazione o spavento (20%).

Tutte queste risposte sono state trasversali e indipendenti dalle caratteristiche demografiche dei rispondenti (genere, età, titolo di studio).

I risultati rappresentano, quindi, la visione di una parte della popolazione italiana, quella che è stata raggiunta dall’informazione della sperimentazione del sistema dall’arme IT-alert e propensa a rispondere alle domande del questionario. Il tasso medio di risposta è stato del 5,1% dei cittadini potenzialmente coinvolti, che rappresenta un risultato considerevole. Tale dato, tuttavia, non consente di effettuare delle generalizzazioni sull’intera popolazione italiana.

I dati sono rappresentati sia in maniera globale, considerando tutte le tappe della sperimentazione, sia per singola data di test.

L’attività di analisi dei dati raccolti attraverso il questionario è stata svolta dal Dipartimento della Protezione Civile in collaborazione con Fondazione CIMA e VIE – Valorizzazione Innovazione Empowerment S.r.l., spin-off dell’Università degli Studi di Genova che ha condotto una sperimentazione per testare l’efficacia del linguaggio dei messaggi IT-alert.

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