Nato, Stoltenberg: “Togliere il divieto a Kiev di colpire obiettivi in Russia”

Il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, ha invitato i paesi membri dell’Alleanza Atlantica a rimuovere il divieto per l’Ucraina di colpire obiettivi in Russia.
Credit © NATO

Bruxelles, Belgio – Il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, ha dichiarato durante un’intervista rilasciata al settimanale The Economist che i paesi l’Alleanza Atlantica dovrebbero rimuovere il divieto imposto all’Ucraina di colpire obiettivi all’interno del territorio russo. Questa decisione rappresenta un cambiamento significativo nella strategia della NATO e potrebbe avere importanti implicazioni per l’evoluzione del conflitto tra Russia e Ucraina.

Stoltenberg ha sottolineato che la NATO continuerà a sostenere l’Ucraina nella sua difesa contro l’aggressione russa, ma ha anche ribadito l’importanza di evitare un’escalation incontrollata del conflitto. La rimozione del divieto consentirebbe a Kiev di adottare una postura più aggressiva, colpendo potenziali minacce direttamente sul suolo russo.

Nel frattempo, il conflitto tra Russia e Ucraina è giunto al suo 822° giorno, con combattimenti intensi e continui lungo vari fronti. Le forze ucraine stanno cercando di respingere le truppe russe e riconquistare i territori occupati, mentre la comunità internazionale osserva con preoccupazione l’evolversi della situazione.

Se i paesi della NATO dovessero dare seguito alle parole di Stoltenberg potrebbe influenzare significativamente le dinamiche del conflitto, aumentando la pressione su Mosca e potenzialmente accelerando una risoluzione. Tuttavia, resta da vedere come reagirà la Russia a questa nuova strategia e quali saranno le conseguenze a lungo termine per la sicurezza regionale e globale.

In conclusione, la rimozione del divieto per l’Ucraina di colpire obiettivi in Russia segnerebbe un punto di svolta nella guerra in corso, con possibili ripercussioni sia sul campo di battaglia che nelle relazioni internazionali. La NATO continua a bilanciare il sostegno all’Ucraina con la necessità di evitare un’escalation che potrebbe avere conseguenze devastanti.

Fonte: The Economist