Reggio Emilia, per scattarsi un selfie resta bloccata sul greto del fiume Enza: ragazza salvata dai Vigili del Fuoco

Una giovane è rimasta bloccata sul greto del fiume Enza a Montecchio (Reggio Emilia) mentre tentava di scattarsi un selfie. L’intervento tempestivo dei vigili del fuoco ha evitato una potenziale tragedia simile a quella recentemente avvenuta sul fiume Natisone in Friuli.

Un’imprudente ricerca del selfie perfetto ha rischiato di trasformarsi in tragedia questa mattina a Montecchio, nel Reggiano. Una giovane donna, spintasi sul greto del fiume Enza per scattare alcune fotografie con il proprio smartphone, è rimasta intrappolata a causa di un improvviso innalzamento del livello dell’acqua dovuto alle recenti piogge.

L’allarme è scattato intorno alle 9:30, quando la ragazza stessa, trovandosi circondata dall’acqua e impossibilitata a raggiungere la riva, ha chiamato i soccorsi. Sul posto sono intervenute prontamente le squadre dei vigili del fuoco di Reggio Emilia e Parma, equipaggiate con gommoni per le operazioni fluviali.

Data la criticità della situazione, è stato necessario l’intervento dell’elicottero dei vigili del fuoco, decollato da Bologna, per portare in salvo la giovane. Dopo il recupero, la ragazza è stata affidata alle cure del personale medico sanitario presente sul luogo. Fortunatamente, le sue condizioni sono state descritte come discrete.

Questo episodio richiama alla mente la recente tragedia avvenuta sul fiume Natisone in Friuli, dove tre giovani persero la vita travolti dalla piena improvvisa mentre si trovavano sul greto del fiume. In quel caso, Patrizia Cormos, Bianca Doros e Cristian Casian Molnar furono sorpresi dalla rapida crescita del livello dell’acqua e, nonostante i disperati tentativi di salvataggio, vennero trascinati via dalla corrente.

L’incidente di Montecchio sottolinea ancora una volta l’importanza di rispettare le allerte meteo e i divieti di accesso alle aree fluviali in condizioni di pericolo. Nonostante il lieto fine in questo caso, l’imprudenza della giovane ha richiesto un notevole dispiegamento di forze e mezzi di soccorso, mettendo a rischio non solo la propria vita ma anche quella dei soccorritori.

È importante ricordare che in molte situazioni simili, l’intervento dei vigili del fuoco potrebbe essere soggetto a pagamento. Infatti, per servizi non urgenti o legati a comportamenti imprudenti, come nel caso di aperture di porte non legate a emergenze, è previsto un costo che può variare tra i 300 e i 400 euro. Questa pratica mira a disincentivare l’uso improprio di un servizio pubblico essenziale e a responsabilizzare i cittadini.

In conclusione, questo episodio serve da monito per tutti coloro che, alla ricerca di una foto sensazionale o di un selfie particolare, mettono a repentaglio la propria sicurezza e quella degli altri. È fondamentale rispettare sempre le norme di sicurezza e le indicazioni delle autorità, specialmente in prossimità di corsi d’acqua o in condizioni meteorologiche avverse.