Parigi 2024, Senna inquinata: atleti in rivolta. Rinviata gara di triathlon

L’inquinamento della Senna mette a rischio le gare di nuoto alle Olimpiadi di Parigi. Atleti preoccupati si rifiutano di gareggiare nelle acque contaminate. Rinviata la prova maschile di triathlon prevista per il 30 luglio.

Parigi, Francia – Le Olimpiadi di Parigi 2024 si trovano ad affrontare una grave emergenza a pochi giorni dall’inizio delle competizioni: l’inquinamento della Senna sta mettendo a serio rischio lo svolgimento delle gare di nuoto previste nel fiume che attraversa la capitale francese.

La situazione è precipitata negli ultimi giorni, quando le forti piogge cadute su Parigi hanno fatto aumentare drasticamente i livelli di contaminazione delle acque. I test effettuati hanno rilevato valori di Escherichia coli ben oltre i limiti consentiti, rendendo il fiume potenzialmente pericoloso per la salute degli atleti.

La reazione degli sportivi non si è fatta attendere. Molti si sono rifiutati categoricamente di immergersi in quelle acque, definendole “sporche e fredde”. Tra le voci più critiche quella del campione italiano Gregorio Paltrinieri, che ha parlato apertamente di “presa in giro”, lamentando l’impossibilità di provare il percorso di gara.

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Di fronte a questa situazione, gli organizzatori sono stati costretti a correre ai ripari. La prima misura è stata l’annullamento degli allenamenti di triathlon previsti per domenica e lunedì. Ma il provvedimento più eclatante è arrivato nelle ultime ore: la gara maschile di triathlon, in programma il 30 luglio, è stata ufficialmente rinviata al giorno successivo.

Questa decisione getta un’ombra inquietante sul resto del programma olimpico. Oltre al triathlon, infatti, sono a rischio anche le competizioni di nuoto in acque libere, previste per la prossima settimana. Gli organizzatori stanno valutando diverse opzioni, tra cui il posticipo delle gare o, in extremis, lo spostamento in una location alternativa.

La vicenda rappresenta un duro colpo per l’immagine dei Giochi parigini. Le autorità francesi avevano investito 1,4 miliardi di euro per rendere la Senna balneabile dopo quasi un secolo, facendone uno dei simboli dell’evento. Il bagno dimostrativo della sindaca Anne Hidalgo a metà luglio, volto a rassicurare sulla qualità delle acque, appare ora come un lontano ricordo.

Mentre cresce la preoccupazione tra atleti e addetti ai lavori, il comitato organizzatore tenta di mantenere la calma. Il CEO Etienne Thobois si è detto fiducioso che la situazione possa migliorare nei prossimi giorni, consentendo lo svolgimento regolare delle competizioni. Tuttavia, il tempo stringe e le soluzioni praticabili sembrano scarseggiare.

Le prossime ore saranno cruciali per capire se la Senna potrà davvero ospitare le gare olimpiche o se sarà necessario ricorrere a piani alternativi dell’ultimo minuto. Nel frattempo, gli atleti attendono con ansia sviluppi, sperando di poter gareggiare in condizioni di sicurezza. L’inquinamento del fiume parigino rischia di trasformarsi da problema ambientale a vero e proprio caso diplomatico, mettendo a dura prova l’organizzazione di Parigi 2024.