Le Olimpiadi di Parigi 2024 si trovano al centro di una controversia inaspettata: la qualità delle medaglie assegnate agli atleti. A sollevare la questione è stato Nyjah Huston, plurimedagliato skater statunitense, che ha denunciato sui social media il rapido deterioramento della sua medaglia di bronzo conquistata nella gara di skateboard street.
Attraverso un video pubblicato sul suo profilo Instagram, seguito da oltre 5 milioni di follower, Huston ha mostrato lo stato della sua medaglia dopo appena una settimana dalla cerimonia di premiazione. Le immagini rivelano chiaramente segni di usura, con il bronzo che sembra essersi scolorito e scheggiato in diversi punti.
“Queste medaglie olimpiche sembrano fantastiche quando sono nuove”, ha commentato Huston nel suo post. “Ma dopo averla lasciata a contatto con la pelle e un po’ di sudore per un breve periodo, e dopo averla fatta indossare ai miei amici durante il fine settimana… beh, apparentemente non sono di qualità così alta come si potrebbe pensare”.
Lo skater ha poi aggiunto, con un misto di ironia e disappunto: “Sembra che sia andata in guerra e sia tornata indietro. Non so, medaglie olimpiche, dobbiamo migliorare un po’ la qualità”.
La situazione solleva interrogativi sulla durabilità e il valore intrinseco dei riconoscimenti olimpici. Le medaglie di Parigi 2024 sono state prodotte dalla zecca francese e contengono un pezzo di metallo riciclato proveniente dalla Torre Eiffel, un dettaglio che doveva conferire loro un valore simbolico aggiuntivo. Tuttavia, questo apparente problema di qualità rischia di offuscare il prestigio associato a questi premi.
Non è la prima volta che le Olimpiadi di Parigi 2024 si trovano al centro di polemiche. L’organizzazione dell’evento ha già dovuto affrontare critiche su vari aspetti logistici e organizzativi. Questo nuovo inconveniente relativo alle medaglie aggiunge un ulteriore elemento di discussione sulla gestione complessiva dei Giochi.
La denuncia di Huston ha rapidamente attirato l’attenzione dei media internazionali e potrebbe spingere il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) a indagare sulla questione. Al momento, non sono state rilasciate dichiarazioni ufficiali da parte degli organizzatori o del CIO in merito a questo presunto problema di qualità.
