Bruxelles, Europa – Il Comitato per la Sicurezza Sanitaria dell’Unione Europea ha preso una posizione chiara riguardo alla situazione del vaiolo delle scimmie nel continente: non c’è alcuna emergenza sanitaria in corso e non sono necessarie misure straordinarie. Questa dichiarazione arriva in un momento di crescente attenzione mediatica sul tema, soprattutto dopo la segnalazione di nuovi casi in Svezia e Spagna.
Secondo quanto riportato, il Comitato ha escluso la necessità di imporre controlli alle frontiere o di avviare un programma di vaccinazione a livello comunitario contro il virus. Questa decisione è stata presa dopo un incontro con il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e l’Agenzia europea per i medicinali (EMA), durante il quale si è valutata attentamente la situazione attuale.
Un portavoce della Commissione europea ha dichiarato che, al momento, non è necessario aggiornare il parere sulla vaccinazione contro l’Mpox rispetto alle linee guida del 2022. Inoltre, ha sottolineato che questa malattia non dovrebbe essere considerata un’emergenza di salute pubblica in Europa nelle attuali circostanze.
Nonostante la recente segnalazione di casi in Svezia e Spagna, la situazione in Europa sembra essere sotto controllo. In Svezia è stato identificato il primo caso del sottotipo Clade I del virus, considerato più aggressivo, mentre in Spagna è stato diagnosticato un caso del sottotipo Clade II, già noto in Europa e meno pericoloso.
In Italia, il Ministero della Salute ha confermato che non sono stati registrati nuovi casi di infezione dall’inizio di agosto. Tuttavia, le autorità sanitarie italiane mantengono alta l’attenzione, rafforzando la rete di sorveglianza diagnostica e annunciando un tavolo interministeriale sul tema.
Sebbene l’UE abbia escluso la necessità di misure straordinarie, le autorità sanitarie continuano a raccomandare prudenza. In Italia, il Ministero della Salute ha emesso una circolare in cui si consiglia di evitare viaggi nei paesi con focolai confermati di virus Mpox clade I.
Inoltre, si raccomanda di sensibilizzare i viaggiatori diretti in paesi a rischio, fornendo loro informazioni per proteggersi prima, durante e dopo il viaggio. Per quanto riguarda il personale sanitario, si sottolinea l’importanza di essere vigili sui possibili casi di Mpox, considerando la possibilità di diverse presentazioni cliniche e vie di trasmissione.