Italia – Il dibattito sullo ius scholae torna ad infiammare la politica italiana, questa volta creando divisioni all’interno di Forza Italia. Il segretario nazionale Antonio Tajani ha rilanciato la proposta di una riforma della cittadinanza basata sul completamento di un ciclo scolastico, ma la sua apertura ha scatenato reazioni contrastanti nel partito.
“Svegliamoci, l’Italia è cambiata: siamo maturi per lo ius scholae”, ha dichiarato Tajani in un’intervista. Il ministro degli Esteri ha sottolineato come la posizione di Forza Italia sullo ius scholae sia “la stessa da molto tempo” e che “non è un argomento di sinistra, è una presa d’atto rispetto a una realtà che cambia”.
Tajani ha precisato che la proposta di Forza Italia prevede il riconoscimento della cittadinanza italiana “dopo un ciclo scolastico di 10 anni”. Secondo il segretario azzurro, questa posizione è in linea con quella storicamente sostenuta dal partito e dal suo fondatore Silvio Berlusconi.
Tuttavia, l’apertura di Tajani ha suscitato reazioni contrastanti all’interno di Forza Italia. Una parte della base del partito è insorta, sostenendo che “Silvio Berlusconi era contrario allo ius scholae“. Questi militanti vedono nella proposta un allontanamento dalle posizioni tradizionali del partito e un avvicinamento alle politiche della sinistra.
D’altra parte, esponenti come il portavoce Raffaele Nevi difendono la linea di Tajani, affermando che si tratta di una “posizione che Forza Italia ha da sempre, con il suo leader Berlusconi”. Nevi ha ribadito la “coerenza” del partito su questo tema.
La proposta di Forza Italia ha provocato tensioni anche all’interno della coalizione di centrodestra. La Lega ha reagito duramente, pubblicando sui social un post in cui afferma che “la legge sulla cittadinanza va benissimo così” e che “non c’è nessun bisogno di ius soli o scorciatoie”. Il partito di Salvini ha anche diffuso un fotomontaggio che accosta i volti di Tajani e della segretaria del PD Elly Schlein, suggerendo un avvicinamento di Forza Italia alle posizioni della sinistra.
Fratelli d’Italia, per bocca del capogruppo al Senato Lucio Malan, ha espresso perplessità sulla proposta, sottolineando come il tema della cittadinanza sia stato strumentalizzato in passato dal Partito Democratico.
Le opposizioni hanno accolto con favore l’apertura di Forza Italia. Il leader di Azione Carlo Calenda ha definito “un’ottima notizia” il sostegno di FI allo ius scholae, invitando a “cercare una convergenza su questa proposta”. Anche Italia Viva, per voce della coordinatrice nazionale Raffaella Paita, ha espresso apprezzamento, pur sollecitando Forza Italia a “passare dalle parole ai fatti”.
Nonostante le divisioni interne e le tensioni con gli alleati, Tajani sembra intenzionato a portare avanti la proposta dello ius scholae. Il ministro ha dichiarato che “non c’è nulla di male nell’avere posizioni diverse su alcuni argomenti tra partiti che pure sono alleati e leali”, sottolineando come questa diversità di vedute possa essere una forza per la coalizione di centrodestra.
Resta da vedere se Forza Italia riuscirà a trovare una sintesi interna e a convincere gli alleati sulla necessità di questa riforma. Il dibattito sullo ius scholae promette di essere uno dei temi caldi della prossima stagione politica, con possibili ripercussioni sugli equilibri della maggioranza di governo.