Italia – La narrazione secondo cui il welfare italiano sarebbe trainato dagli stranieri, spesso ripetuta nel dibattito pubblico, sembra vacillare di fronte a un’analisi più approfondita dei dati economici. Il quotidiano “La Verità” ha recentemente pubblicato un’inchiesta che mette in discussione questa retorica, offrendo una prospettiva più sfaccettata sull’impatto economico dell’immigrazione in Italia.
Uno degli aspetti più rilevanti emersi dall’analisi è l’entità delle rimesse, ovvero il denaro che gli immigrati inviano nei loro paesi d’origine. Secondo i dati riportati, la ricchezza che torna all’estero attraverso questi canali oscilla tra 9,4 e 11,9 miliardi di euro annui. Questa cifra considerevole rappresenta una significativa fuoriuscita di capitale dall’economia italiana, un fattore spesso trascurato nelle valutazioni sull’impatto economico dell’immigrazione.
La retorica delle “pensioni pagate dagli immigrati” è stata a lungo un pilastro dell’argomentazione a favore dell’immigrazione come sostegno al sistema previdenziale italiano. Tuttavia, i dati sembrano raccontare una storia diversa. La capacità contributiva degli immigrati al sistema previdenziale si attesta intorno al 5,9% del totale. Questo dato, significativamente inferiore rispetto alle aspettative create dalla narrativa dominante, suggerisce che l’impatto degli stranieri sul sistema pensionistico potrebbe essere stato sovrastimato.
L’articolo de “La Verità” mette in discussione anche l’idea che l’immigrazione abbia un impatto fortemente positivo sul PIL e sul sistema di welfare italiano. Sebbene non vengano forniti dati specifici su questo aspetto, l’inchiesta suggerisce che, considerando fattori come le rimesse e la reale capacità contributiva, il bilancio complessivo potrebbe essere meno favorevole di quanto spesso rappresentato.
L’inchiesta de “La Verità” offre uno spunto importante per riconsiderare alcune delle narrative dominanti sull’immigrazione e il suo impatto economico in Italia. Senza negare il contributo degli stranieri all’economia e alla società italiana, invita a una valutazione più critica e complessa, che tenga conto di tutti gli aspetti del fenomeno migratorio e del suo impatto sul sistema di welfare nazionale.