Stonehenge, Inghilterra – Un team internazionale di ricercatori ha fatto una scoperta straordinaria che sta rivoluzionando le nostre conoscenze su Stonehenge, il celebre monumento megalitico nel sud dell’Inghilterra. La Pietra dell’Altare, un imponente blocco di arenaria di 6 tonnellate situato al centro del sito, non proviene dal Galles come si è creduto per oltre un secolo, ma dalla lontana Scozia, a più di 700 chilometri di distanza.
Questo risultato sorprendente, pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature, è frutto di un’analisi dettagliata della composizione minerale della Pietra dell’Altare. Il team, guidato da ricercatori dell’Università di Aberystwyth nel Regno Unito e dell’Università Curtin in Australia, ha esaminato frammenti della pietra utilizzando tecniche all’avanguardia come l’analisi XRF portatile, la microscopia elettronica a scansione e la spettroscopia Raman.
I risultati hanno rivelato una “impronta digitale” geologica che corrisponde in modo inequivocabile alle formazioni di arenaria del bacino Orcadiano, nel nord-est della Scozia. Questa regione comprende le Isole Orcadi e parti della punta settentrionale della penisola scozzese, un’area nota per i suoi antichi cerchi di pietra.
La scoperta solleva interrogativi affascinanti sulle capacità tecnologiche e organizzative delle popolazioni neolitiche britanniche. Il trasporto di un blocco così massiccio per una distanza così grande, circa 5.000 anni fa, rappresenta un’impresa logistica straordinaria. Gli esperti ipotizzano che la pietra possa essere stata trasportata via mare, sfruttando rotte commerciali preesistenti lungo le coste britanniche.
Questa nuova teoria sfida le convinzioni precedenti sull’origine della Pietra dell’Altare. Fino a poco tempo fa, si riteneva che provenisse dalla formazione di Old Red Sandstone nel Galles occidentale, un’area geologicamente simile a quella delle altre pietre blu di Stonehenge. La nuova ricerca non solo smentisce questa ipotesi, ma mette in discussione la stessa classificazione della Pietra dell’Altare come “bluestone”.
La Pietra dell’Altare si distingue infatti per la sua composizione unica in arenaria e per un’insolita concentrazione elevata di bario, caratteristiche che la differenziano nettamente dalle altre pietre di Stonehenge. Questa unicità potrebbe suggerire un significato speciale attribuito alla pietra dalle antiche popolazioni che la trasportarono per centinaia di chilometri.
Il professor Chris Kirkland dell’Università Curtin, co-autore dello studio, sottolinea l’importanza di questa scoperta per la nostra comprensione della società neolitica britannica. Il trasporto di un carico così massiccio dalla Scozia all’Inghilterra meridionale indica un livello di coordinamento sociale e di connessioni culturali molto più avanzato di quanto si pensasse in precedenza.
La ricerca getta nuova luce anche sui metodi di costruzione di Stonehenge. Si ritiene che la Pietra dell’Altare sia stata posizionata nel sito durante la seconda fase di costruzione, tra il 2620 e il 2480 a.C. Questo periodo coincide con un’epoca di grandi cambiamenti e innovazioni nella Gran Bretagna preistorica, incluso lo sviluppo di nuove tecnologie di trasporto e navigazione.
Mentre la funzione esatta della Pietra dell’Altare rimane un mistero, la sua provenienza scozzese suggerisce l’esistenza di reti commerciali e culturali estese in tutta la Gran Bretagna neolitica. Questa scoperta si allinea con precedenti ricerche che hanno evidenziato similitudini culturali tra l’area intorno a Stonehenge e le Isole Orcadi, come ad esempio somiglianze negli stili di ceramica.
Gli archeologi e gli storici sono ora chiamati a riconsiderare le loro teorie sulla costruzione e il significato di Stonehenge. La presenza di una pietra proveniente da così lontano potrebbe indicare un significato rituale o simbolico particolare, forse legato a credenze o pratiche religiose condivise tra diverse regioni della Gran Bretagna preistorica.
Questa rivelazione apre nuove strade per la ricerca futura. Gli scienziati sperano di poter identificare con maggiore precisione il luogo esatto di origine della Pietra dell’Altare all’interno del bacino Orcadiano. Inoltre, si cercheranno ulteriori prove archeologiche che possano far luce sui metodi di trasporto e sulle rotte utilizzate per portare la pietra a Stonehenge.