Londra, Regno Unito – Dame Margaret Natalie Smith, conosciuta universalmente come Maggie Smith, si è spenta serenamente in un ospedale londinese, circondata dall’affetto dei suoi cari. L’attrice, che avrebbe compiuto 90 anni il prossimo dicembre, lascia un vuoto incolmabile nel mondo dello spettacolo, dove per oltre settant’anni ha incantato il pubblico con le sue interpretazioni magistrali e la sua presenza scenica impareggiabile.
Gli esordi e l’ascesa nel teatro
Nata a Ilford, nell’Essex, il 28 dicembre 1934, Maggie Smith era figlia di un professore di patologia dell’Università di Oxford e di una segretaria. Fin da giovane, la Smith mostrò una spiccata passione per la recitazione, che la portò a frequentare la Oxford Playhouse School dopo aver completato gli studi alla Oxford School for Girl. Il suo talento non tardò a emergere e nel 1959 entrò a far parte della prestigiosa compagnia dell’Old Vic, dove rimase fino al 1963, anno del suo scioglimento.
Sui palcoscenici dell’Oxford Playhouse Theatre, la giovane Maggie affinò le sue doti attoriali, distinguendosi come interprete shakespeariana di grande calibro. La sua capacità di dare vita a personaggi complessi e sfaccettati la rese presto una delle attrici più richieste e apprezzate del panorama teatrale britannico.
Il successo cinematografico e i riconoscimenti
Il passaggio al grande schermo fu naturale per un’attrice del suo calibro. Dopo il trasferimento negli Stati Uniti, la Smith alternò con maestria l’attività teatrale a quella cinematografica. Il suo primo ruolo da protagonista arrivò nel film “Senza domani” di Seth Holt, che le valse una candidatura ai BAFTA Awards come miglior attrice debuttante.
Da quel momento, la carriera cinematografica di Maggie Smith fu un crescendo di successi e riconoscimenti. Nel 1970 vinse il suo primo Premio Oscar come miglior attrice per l’interpretazione ne “La strana voglia di Jean”, seguito nel 1979 dall’Oscar come miglior attrice non protagonista per “California Suite”. La sua versatilità le permise di spaziare dalla commedia al dramma, sempre con risultati eccellenti.
L’icona pop: da Harry Potter a Downton Abbey
Negli anni 2000, Maggie Smith raggiunse una popolarità globale grazie al ruolo della professoressa Minerva McGranitt nella saga di Harry Potter. La sua interpretazione della severa ma giusta insegnante di Trasfigurazione conquistò il cuore di milioni di fan in tutto il mondo. Nonostante la diagnosi di un tumore al seno nel 2008, l’attrice dimostrò una straordinaria forza d’animo, continuando a girare le sue scene in “Harry Potter e il principe mezzosangue”.
Il successo televisivo arrivò con la serie “Downton Abbey”, dove interpretò il ruolo di Violet Crawley, Contessa Madre di Grantham. La sua performance le valse numerosi riconoscimenti, tra cui due Emmy Awards e un Golden Globe.
Vita privata e ultimi anni
Maggie Smith è stata sposata due volte. Il primo matrimonio, nel 1967, fu con l’attore Robert Stephens, da cui ebbe due figli, Chris Larkin e Toby Stephens, entrambi diventati attori. Dopo il divorzio nel 1975, si risposò con il drammaturgo Beverley Cross, rimasto al suo fianco fino alla sua morte nel 1998.
Negli ultimi anni della sua vita, la Smith continuò a lavorare con la stessa passione e dedizione che l’avevano sempre contraddistinta. Nel 2019, dopo dodici anni di assenza dalle scene teatrali, tornò sul palcoscenico con la pièce “A German Life” di Christopher Hampton, dimostrando ancora una volta la sua straordinaria versatilità.
La sua ultima apparizione pubblica di rilievo fu come testimonial per la campagna pubblicitaria della precollezione primavera/estate 2024 di Loewe, dove fu fotografata da Juergen Teller. Le immagini, che la ritraevano senza ritocchi all’età di 88 anni, furono celebrate come un inno alla bellezza autentica e alla forza della verità.
Con la scomparsa di Maggie Smith, il mondo del cinema e del teatro perde una delle sue interpreti più raffinate e versatili. La sua carriera, costellata di successi e riconoscimenti, rimarrà un faro per le generazioni future di attori. Come ha dichiarato la sua famiglia nell’annunciare la sua morte: “Lascia due figli e cinque nipoti amorevoli, devastati dalla perdita della loro straordinaria madre e nonna”. Il suo lascito artistico, tuttavia, continuerà a vivere attraverso le sue indimenticabili interpretazioni, che hanno saputo toccare e ispirare il pubblico di tutto il mondo.