Italia – L’attuale configurazione barica che ha favorito un’anomala risalita di masse d’aria subtropicale sul bacino del Mediterraneo centrale sta per subire un radicale mutamento. Le ultime elaborazioni dei modelli previsionali confermano l’imminente irruzione di un fronte freddo di origine polare marittima che, nel corso del fine settimana, determinerà un brusco tracollo delle temperature su gran parte del territorio nazionale.
Attualmente, l’Italia è divisa in due dal punto di vista termico: mentre le regioni settentrionali sono già interessate da condizioni di instabilità con temperature in graduale diminuzione, il Centro-Sud e le Isole maggiori stanno ancora sperimentando un contesto termico tipicamente estivo, con valori che in Sicilia hanno raggiunto picchi di 34-35°C. Questa dicotomia termica è destinata a concludersi rapidamente con l’arrivo del fronte freddo previsto tra sabato 28 e domenica 29 settembre.
Il sistema frontale, caratterizzato da un marcato gradiente barico, inizierà a manifestare i suoi effetti già dalle prime ore di sabato 28 settembre sulle regioni nord-orientali. La massa d’aria fredda, sospinta da intense correnti settentrionali, si propagherà velocemente verso sud, innescando un’intensa attività convettiva con possibili fenomeni temporaleschi anche di forte intensità, accompagnati da raffiche di vento e locali grandinate.
Il calo termico si manifesterà con particolare intensità dapprima sulle regioni settentrionali e centrali. A titolo esemplificativo, città come Bologna e Trieste vedranno le temperature massime precipitare dai 25-27°C di venerdì a valori compresi tra 22 e 23°C già nella giornata di sabato. Analogamente, Roma e Firenze registreranno un decremento termico di 3-5°C.
La propagazione dell’aria fredda raggiungerà il suo apice domenica 29 settembre, quando l’intera penisola sarà investita da venti settentrionali di Bora, Maestrale e Grecale. Le regioni adriatiche e il Meridione saranno particolarmente esposte a questo flusso di aria fredda, con un conseguente crollo termico che potrà risultare ancora più marcato rispetto al Nord, data l’attuale anomalia termica positiva.
Le proiezioni per la prima settimana di ottobre indicano il persistere di condizioni meteorologiche instabili e fresche con la circolazione depressionaria che si instaurerà sul Mediterraneo centrale potrebbe favorire l’ingresso di ulteriori impulsi perturbati, mantenendo le temperature su valori inferiori alle medie climatologiche del periodo.
Ci troviamo di fronte a un classico esempio di “shock termico” autunnale, con un repentino passaggio da condizioni quasi estive a un contesto tipicamente autunnale nel giro di 48-72 ore. Questo brusco cambiamento sottolinea la variabilità intrinseca del clima mediterraneo durante le stagioni di transizione e richiederà un rapido adattamento sia da parte della popolazione che degli ecosistemi.