Roma, Italia – L’Italia si trova in uno stato di massima allerta per quanto riguarda la minaccia terroristica. Il nuovo questore di Roma, Roberto Massucci, ha dichiarato che il livello di allerta nel Paese è stato innalzato al grado 2, ovvero quello immediatamente precedente a un possibile attacco terroristico. Questa decisione riflette la crescente preoccupazione delle autorità italiane di fronte al deteriorarsi della situazione internazionale e all’avvicinarsi di eventi di grande richiamo come il Giubileo.
“Il livello di allerta terrorismo in Italia è di livello due, che è quello prima di un attacco, quindi l’attenzione è altissima”
Il questore Massucci ha sottolineato come l’attenzione sia “altissima” e che, nonostante l’esperienza maturata durante il Giubileo straordinario ai tempi dell’ISIS, l’attuale contesto geopolitico non possa essere considerato più sereno. Le forze dell’ordine stanno quindi predisponendo misure di sicurezza rafforzate, con particolare attenzione alla capitale in vista dell’Anno Santo.
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha confermato l’innalzamento dei livelli di sicurezza, evidenziando come siano stati intensificati i controlli attorno a tutti i potenziali obiettivi sensibili, in particolare sinagoghe e luoghi di cultura israeliani. Tajani ha precisato che queste misure erano già state in parte implementate dopo gli attacchi del 7 ottobre 2023, ma l’attuale situazione ha richiesto un ulteriore potenziamento dei dispositivi di protezione.
Le autorità stanno monitorando con particolare attenzione anche le manifestazioni pro-Palestina annunciate per i prossimi giorni, in concomitanza con l’anniversario degli attacchi del 7 ottobre. Il questore Massucci ha dichiarato che sono in corso interlocuzioni con gli organizzatori per trovare soluzioni che garantiscano il diritto di manifestare nel rispetto della sicurezza pubblica. Per la giornata di sabato, sono previsti servizi di sicurezza a “cerchi concentrici” che si estenderanno dai caselli autostradali fino al centro di Roma.
L’innalzamento dell’allerta riguarda non solo la capitale, ma l’intero territorio nazionale. Il Ministero dell’Interno, in collaborazione con i servizi di intelligence, ha intensificato le attività di prevenzione e monitoraggio. Particolare attenzione viene dedicata alla tutela dei cittadini italiani di religione ebraica, potenzialmente esposti a rischi in caso di attacchi antisemiti.
Il governo italiano sta inoltre valutando misure per assistere i connazionali presenti in aree di crisi. Il ministro Tajani ha annunciato che si sta studiando un incremento dei voli per rimpatriare gli italiani che desiderano lasciare il Libano, stimati in circa 2-300 persone per motivi di lavoro e altri 2-3000 residenti. È stato anche siglato un accordo con le autorità tunisine per facilitare il rientro dei cittadini sciiti tunisini presenti in Libano.
L’innalzamento dell’allerta terrorismo al livello 2 rappresenta un chiaro segnale della serietà con cui le autorità italiane stanno affrontando la situazione. Mentre il Paese si prepara ad accogliere milioni di pellegrini per il Giubileo, le forze dell’ordine e i servizi di intelligence sono chiamati a uno sforzo straordinario per garantire la sicurezza dei cittadini e dei visitatori, in un contesto internazionale sempre più complesso e volatile.