Meteo, Uragano Kirk: nuova traiettoria minaccia Francia e Nord Italia

L’uragano Kirk, inizialmente diretto verso il Mare del Nord, ha subito un cambio di rotta. Le nuove previsioni indicano una traiettoria più meridionale che potrebbe interessare Francia, Belgio, Svizzera e lambire il Nord Italia, portando con sé venti intensi e mare agitato.

Le ultime proiezioni meteorologiche relative all’uragano Kirk hanno destato notevole preoccupazione tra gli esperti del settore, evidenziando un significativo mutamento nella traiettoria prevista per questo imponente sistema di bassa pressione. Inizialmente, le previsioni indicavano un percorso che avrebbe portato Kirk a lambire le coste francesi e britanniche, per poi dirigersi verso il Mare del Nord, influenzando il clima dei Paesi Bassi, della Danimarca e della Svezia. Tuttavia, l’ultima analisi effettuata dal NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) ha rivelato uno spostamento della traiettoria verso sud, delineando uno scenario completamente diverso e potenzialmente più impattante per l’Europa continentale.

Secondo le nuove proiezioni l’uragano Kirk, pur perdendo la sua natura tropicale, potrebbe ancora manifestare una notevole potenza al momento del suo ingresso nel continente europeo. La nuova rotta prevede che il sistema meteorologico attraversi gran parte della Francia, interessando anche il Belgio e la Svizzera, fino a sfiorare le regioni settentrionali dell’Italia. Questo cambio di direzione ha messo in allerta le autorità meteorologiche di diversi paesi europei, che stanno monitorando attentamente l’evoluzione del fenomeno per predisporre eventuali misure preventive.

Nonostante l’indebolimento previsto durante il suo percorso attraverso l’Atlantico settentrionale, Kirk potrebbe ancora rappresentare una minaccia significativa per le aree coinvolte. Gli esperti prevedono che il sistema possa generare onde di notevole altezza lungo le coste atlantiche e, una volta raggiunta la terraferma, produrre venti con raffiche superiori ai 120 km/h. Questi venti intensi, combinati con le possibili precipitazioni abbondanti, potrebbero causare disagi e danni in diverse regioni europee, in particolare nelle zone costiere e montuose.

La trasformazione di Kirk da uragano a ciclone post-tropicale non ne diminuisce la pericolosità potenziale. Infatti, sebbene perda le caratteristiche tipiche dei cicloni tropicali, come il nucleo caldo e la struttura simmetrica, il sistema manterrà una notevole energia cinetica, capace di influenzare significativamente le condizioni meteorologiche su vasta scala. La presenza di un possibile “fiume atmosferico” associato a Kirk, ovvero una fascia di umidità concentrata che trasporta ingenti quantità di vapore acqueo, potrebbe amplificare ulteriormente gli effetti del sistema, portando a precipitazioni intense e prolungate su ampie porzioni del territorio europeo.

Per quanto riguarda l’Italia, sebbene le previsioni attuali indichino solo un possibile “sfioramento” delle regioni settentrionali, l’incertezza intrinseca nei modelli meteorologici a lungo termine impone una costante vigilanza. Le regioni alpine e prealpine potrebbero essere le più esposte agli effetti indiretti di Kirk, con la possibilità di precipitazioni abbondanti e venti forti, specialmente sui rilievi. Le autorità meteorologiche italiane stanno monitorando attentamente l’evoluzione della situazione, pronti ad emettere eventuali allerte in caso di peggioramento delle previsioni.