In un’intervista rilasciata al settimanale DiPiù, Achille Costacurta, figlio dell’ex calciatore Billy Costacurta e dell’ex Miss Italia Martina Colombari, ha aperto il suo cuore rivelando di aver affrontato e superato una dura battaglia contro la dipendenza dai social network. Il giovane, che recentemente è stato al centro dell’attenzione mediatica per alcuni episodi controversi, ha descritto questo periodo come “durissimo”, sottolineando quanto questa esperienza lo abbia fatto stare male.
La confessione di Achille giunge dopo una serie di eventi che hanno sollevato preoccupazioni sul suo comportamento; in particolare, l’episodio che lo ha visto protagonista di un’aggressione a un vigile urbano a Milano, avvenuta nell’aprile scorso, aveva già acceso i riflettori sulla sua situazione personale. In quell’occasione, il diciottenne era stato denunciato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale dopo aver sferrato un pugno in faccia a un agente intervenuto per sedare una sua sfuriata su un taxi.
La madre, Martina Colombari, aveva già in precedenza parlato pubblicamente delle difficoltà affrontate dal figlio, specialmente durante il periodo del lockdown, quando la dipendenza dal telefonino e dai social network si era acuita.
“Per me i social network sono stati come un gioco d’azzardo. Una vera e proprio dipendenza. Non riuscivo a farne a meno. Non riuscivo a uscirne. Trascorrevo le mie giornate a letto, con il telefonino in mano, a navigare sui profili altrui per vedere quello che facevano. A volte per imitarli e per fare meglio di loro. Sempre. È stato un periodo durissimo, che ho affrontato e superato anche grazie all’aiuto dei miei genitori che mi hanno capito e supportato. C’è voluto del tempo, sono stato aiutato e ne sono uscito. Adesso non sono più schiavo di quel mondo e mi godo ogni singolo minuto delle mie giornate. Spesso senza mandare o ricevere messaggi. Sono io a decidere quando leggere un messaggio oppure quando mandarlo“
Il figlio di Martina Colombari e Billy Costacurta ha poi raccontato del rapporto conflittuale con i suoi genitori: “Quando sei piccolo vedi tuo padre e tua madre come nemici. Soltanto quando cresci scopri che tutto quello che fanno per te lo fanno per uno scopo: per il tuo bene. All’improvviso cambi. Io ho deciso che non meritassero di soffrire per me. Ho iniziato a comprenderli. Mi sono reso conto che un genitore non farebbe mai male a un figlio. Anzi. Quando ho fatto mio quel concetto, quando ho capito che mio padre e mia madre non erano miei nemici ma le persone cui volevo più bene in assoluto, sono cambiato. Adesso siamo amici“.