Il prossimo cambio dell’ora legale in Italia è previsto per la notte tra sabato 29 e domenica 30 marzo 2025, un giorno prima rispetto all’anno precedente, quando il passaggio avvenne tra il 30 e il 31 marzo 2024. Questo spostamento delle lancette degli orologi in avanti di un’ora segna l’inizio della stagione estiva e consente di sfruttare al meglio le ore di luce naturale durante il giorno, riducendo così l’uso delle luci artificiali e generando un significativo risparmio energetico.
L’ora legale è stata introdotta in Italia nel 1916, durante la Prima Guerra Mondiale, con l’obiettivo di risparmiare energia elettrica. Da allora, è stata confermata e mantenuta grazie ai suoi benefici economici e ambientali. Nei sette mesi di ora legale, l’Italia ha registrato un risparmio di energia elettrica notevole. Nello scorso anno, ad esempio, il sistema elettrico italiano ha beneficiato di minori consumi per 340 milioni di kWh, equivalenti al fabbisogno medio annuo di circa 130.000 famiglie, con un risparmio economico di oltre 75 milioni di euro.
Il risparmio energetico derivante dall’ora legale è dovuto principalmente alla sincronizzazione delle ore di luce naturale con le attività umane, permettendo di ritardare l’accensione delle luci artificiali serali. Questo approccio non solo riduce i costi energetici per famiglie e imprese, ma contribuisce anche a diminuire le emissioni di CO2, favorendo un impatto ambientale positivo.
Nonostante i benefici dell’ora legale, ci sono discussioni sulla sua abolizione, soprattutto in alcuni paesi del Nord Europa, dove il cambio orario non offre vantaggi significativi a causa della loro posizione geografica. Tuttavia, per l’Italia e altri paesi del Mediterraneo, l’ora legale rimane una pratica utile per ottimizzare l’uso della luce naturale e ridurre i consumi energetici.