Italia – Le più recenti elaborazioni dei modelli previsionali hanno stravolto le precedenti proiezioni meteorologiche per il Ponte di Ognissanti, delineando uno scenario caratterizzato da condizioni di spiccata stabilità atmosferica e temperature decisamente superiori alle medie stagionali. L’elemento dominante di questa configurazione barica sarà un robusto promontorio anticiclonico di matrice nord-africana, che si estenderà dal Sahara verso l’Europa centro-meridionale, inglobando anche la nostra penisola.
Questa struttura di alta pressione, caratterizzata da geopotenziali particolarmente elevati in quota, determinerà un’inversione termica nei bassi strati dell’atmosfera, con conseguente formazione di nebbie e foschie persistenti nelle aree pianeggianti del Nord Italia, in particolare sulla Pianura Padana. Tali fenomeni potrebbero risultare piuttosto tenaci, persistendo in alcune zone anche durante le ore centrali della giornata e limitando l’aumento delle temperature massime.
Diversa sarà la situazione al Centro-Sud e sulle aree alpine, dove il soleggiamento sarà più generoso e le temperature raggiungeranno valori decisamente superiori alle medie del periodo. I termometri potranno facilmente superare i 20°C nelle ore pomeridiane, con punte localmente superiori nelle aree interne del Mezzogiorno e delle due Isole maggiori. Questo quadro termico anomalo sarà accompagnato da una marcata stabilità atmosferica, con cieli prevalentemente sereni o al più velati dal passaggio di nubi alte e sottili.
L’analisi delle carte bariche evidenzia come questa configurazione anticiclonica possa persistere almeno fino al 3 novembre, garantendo condizioni meteorologiche favorevoli per eventuali escursioni o attività all’aperto durante il lungo ponte festivo. Tuttavia, è bene sottolineare che l’attendibilità previsionale diminuisce progressivamente oltre i 4-5 giorni, rendendo necessario un costante monitoraggio degli aggiornamenti modellistici.
Le più recenti emissioni dei principali centri di calcolo meteorologico suggeriscono la possibilità di un cambiamento della circolazione atmosferica a partire dal 5-6 novembre. In questo frangente, correnti più fredde di origine continentale potrebbero affluire dai quadranti orientali, interessando inizialmente l’area balcanica per poi dirigersi verso il bacino del Mediterraneo. Qualora questo scenario dovesse concretizzarsi, assisteremmo a un generale calo termico, più sensibile lungo il versante adriatico della penisola, con possibili fenomeni di instabilità atmosferica.
È importante sottolineare come questa previsione a lungo termine sia ancora caratterizzata da un elevato grado di incertezza e possa subire modifiche nei prossimi giorni. Si consiglia pertanto di consultare regolarmente gli aggiornamenti meteorologici per avere informazioni più precise sull’evoluzione del tempo durante e dopo il Ponte di Ognissanti.
Il quadro meteorologico per i primi giorni di novembre si preannuncia decisamente anomalo dal punto di vista termico, con valori che si attesteranno ben al di sopra delle medie climatologiche del periodo. Questa situazione potrebbe configurarsi come un anticipo della cosiddetta “Estate di San Martino”, fenomeno meteorologico che tradizionalmente si verifica nella prima decade di novembre e che quest’anno sembra manifestarsi con un certo anticipo, a testimonianza di un autunno che stenta a decollare dal punto di vista termico.