Nucleare, Enel e Ansaldo uniscono le forze per lo sviluppo di mini reattori in Italia

Enel e Ansaldo Nucleare avviano una collaborazione per valutare l’adozione di reattori nucleari di piccola taglia in Italia. Il progetto, che vede coinvolta anche Leonardo, mira a sviluppare una filiera nazionale per gli Small Modular Reactor, considerati più sicuri e flessibili.
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Roma, Italia – In un significativo passo avanti verso il rilancio del nucleare in Italia, Enel e Ansaldo Nucleare si apprestano a intraprendere un ambizioso progetto di ricerca e sviluppo nel campo dei reattori nucleari di nuova generazione. Secondo quanto riportato dal quotidiano economico Il Sole 24 Ore, le due aziende stanno per costituire una nuova società che avrà il compito di valutare la fattibilità dell’implementazione di Small Modular Reactor (SMR) per la produzione di energia elettrica sul territorio nazionale.

La nuova entità, la cui formazione è prevista entro la fine dell’anno, vedrà Enel come azionista di maggioranza con una quota superiore al 51%, affiancata da Ansaldo Nucleare con una partecipazione di minoranza e da Leonardo con una quota minore. Questo triumvirato industriale si propone di analizzare le opportunità offerte dalle centrali nucleari di nuova generazione, con particolare attenzione agli impianti di piccola e media dimensione di tipo modulare.

Gli SMR rappresentano una tecnologia all’avanguardia nel settore nucleare, caratterizzata da reattori di dimensioni ridotte rispetto alle centrali tradizionali, con una potenza media di circa 300 megawatt. Questi reattori sono progettati per offrire numerosi vantaggi in termini di sicurezza, flessibilità operativa e sostenibilità economica. Uno degli aspetti più rilevanti degli SMR è il loro sistema di raffreddamento passivo, che consente di dissipare il calore residuo del reattore anche dopo lo spegnimento, senza necessità di alimentazione elettrica esterna, incrementando notevolmente i margini di sicurezza dell’impianto.

La collaborazione tra Enel e Ansaldo Nucleare si inserisce in un contesto più ampio di rinnovato interesse per l’energia nucleare in Italia. Il governo, guidato dalla premier Giorgia Meloni, sta infatti preparando un disegno di legge delega per la produzione di energia nucleare a partire dal 2030. Questo provvedimento, atteso in Parlamento per il prossimo gennaio, dovrebbe istituire una nuova autorità di regolamentazione del settore e definire i benefici economici per i territori che ospiteranno gli impianti.

L’iniziativa di Enel e Ansaldo Nucleare non si limita agli SMR, ma si estende anche agli Advanced Modular Reactor (AMR), reattori ancora più avanzati che utilizzano sistemi di raffreddamento a piombo. Questi ultimi, sebbene richiedano tempi di sviluppo più lunghi, promettono di ridurre drasticamente il volume e la durata delle scorie radioattive, utilizzando combustibili alternativi all’uranio e al plutonio.

Il progetto si propone di creare una filiera nazionale per la produzione di questi reattori innovativi, con l’obiettivo di generare nuove opportunità di lavoro e di posizionare l’Italia all’avanguardia nel settore nucleare di nuova generazione. L’interesse per questa tecnologia è alimentato anche dalla crescente domanda energetica, in particolare da parte dei data center e delle industrie ad alto consumo energetico, che vedono negli SMR una fonte di energia stabile e potenzialmente competitiva in termini di costi.

La partnership tra Enel e Ansaldo Nucleare si inserisce in un panorama internazionale in rapida evoluzione, con numerosi progetti di SMR in fase di sviluppo in tutto il mondo. Gli Stati Uniti, il Regno Unito e la Cina sono tra i paesi in prima linea in questa corsa tecnologica, con aziende come GE Hitachi, NuScale Power e Westinghouse che stanno lavorando su progetti avanzati.

In conclusione, l’iniziativa di Enel e Ansaldo Nucleare rappresenta un passo significativo verso il possibile ritorno dell’Italia nel settore dell’energia nucleare, con un approccio innovativo e orientato alle tecnologie di ultima generazione. Mentre il dibattito pubblico e politico sul nucleare continua, questa collaborazione potrebbe gettare le basi per un futuro energetico più diversificato e sostenibile per il paese, in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione e sicurezza energetica.