Emilia Romagna, Italia – Le prime nevicate della stagione hanno fatto la loro comparsa sull’Appennino emiliano-romagnolo, tingendo di bianco i paesaggi montani e annunciando l’arrivo imminente della stagione invernale. Le precipitazioni nevose hanno interessato non solo le cime più elevate, ma si sono spinte anche a quote sorprendentemente basse, regalando uno spettacolo suggestivo e anticipando quello che potrebbe essere l’inizio di una stagione sciistica promettente.
L’irruzione di aria fredda proveniente dal Nord Europa, come previsto dai modelli meteorologici, ha portato a un brusco calo delle temperature e ha creato le condizioni ideali per le prime nevicate significative. Le zone più colpite sono state quelle dell’Appennino romagnolo e modenese, dove località come Campigna, situata a 1068 metri di altitudine nella provincia di Forlì-Cesena, si sono risvegliate sotto un manto nevoso che ha trasformato i boschi circostanti in un paesaggio fiabesco tipicamente invernale.
Le precipitazioni nevose non si sono limitate a Campigna, ma hanno interessato anche altre aree montuose della regione. Il Monte Fumaiolo, sempre in provincia di Forlì-Cesena, e il Monte Carpegna, nel riminese, hanno registrato i primi fiocchi della stagione. Nel modenese, il Monte Cimone, con le sue località sciistiche, ha visto imbiancarsi il passo del Lupo e il pittoresco lago della Ninfa, creando un’atmosfera già decisamente invernale.
Le previsioni meteorologiche per i prossimi giorni indicano un’ulteriore intensificazione dei fenomeni nevosi. Un afflusso di aria fredda proveniente dalla Scandinavia potrebbe portare nuove precipitazioni sulla dorsale appenninica centrale, con la quota neve che potrebbe abbassarsi fino a 1000-1100 metri di altitudine. Non si esclude la possibilità che, in condizioni particolarmente favorevoli, la neve possa raggiungere anche quote di alta collina.
Tuttavia, il quadro meteorologico per il fine settimana si presenta variabile. Venerdì e sabato sono previste giornate caratterizzate da cielo sereno, nonostante le temperature si manterranno piuttosto rigide. Le minime subiranno un sensibile calo, soprattutto nelle pianure interne, con valori che oscilleranno tra 0 e 3 gradi nei centri urbani, e potranno scendere sotto lo zero nelle aree rurali, con possibili gelate locali. Le massime, invece, si manterranno stazionarie o in lieve aumento, con valori intorno agli 11-12 gradi.
La tendenza per l’inizio della prossima settimana indica un cambiamento delle condizioni atmosferiche. Da domenica, flussi sud-occidentali porteranno un aumento della nuvolosità e precipitazioni inizialmente sui rilievi, che martedì potrebbero estendersi all’intera regione. Le temperature minime, dopo un iniziale calo con deboli gelate notturne e al primo mattino, sono previste in graduale aumento.