Stati Uniti – Un’onda d’urto ha colpito l’industria musicale internazionale in seguito alle scioccanti dichiarazioni rilasciate da Marion “Suge” Knight, ex CEO della Death Row Records, attualmente detenuto per omicidio. Knight, in una recente intervista telefonica dal carcere con il giornalista Michael Franzese, ha mosso gravi accuse nei confronti di Sean “P.Diddy” Combs, affermando che il noto rapper e produttore discografico avrebbe abusato sessualmente di Justin Bieber quando quest’ultimo era ancora minorenne.
Le affermazioni di Knight, che hanno rapidamente fatto il giro del web, descrivono uno scenario inquietante in cui Combs e altri “uomini adulti di successo” avrebbero portato un giovane Bieber in “vacanze romantiche” su isole remote, senza la presenza di donne o altri accompagnatori. Secondo l’ex produttore, durante questi soggiorni sarebbero avvenuti atti sessuali inappropriati con il cantante canadese, all’epoca ancora adolescente.
Knight non si è limitato a puntare il dito contro Combs, ma ha esteso le sue accuse ad altre figure di spicco dell’industria musicale, tra cui Clive Davis, Russell Simmons e Andre Harrell. L’ex CEO ha sostenuto che questi potenti esecutivi avrebbero utilizzato droghe e alcol come strumenti di controllo su giovani artisti come Diddy stesso, Usher e Justin Bieber. Tuttavia, è importante sottolineare che nessuna delle persone menzionate è stata formalmente accusata o incriminata per i fatti descritti da Knight.
Le dichiarazioni di Suge Knight arrivano in un momento particolarmente delicato per Sean Combs, già al centro di una tempesta mediatica a causa di accuse di traffico sessuale, racket e aggressione sessuale. La situazione si è ulteriormente complicata con il coinvolgimento di altri nomi celebri come Usher, che secondo Knight sarebbe stato vittima di molestie da parte di Combs, e Leonardo DiCaprio, il quale ha recentemente preso le distanze dalle feste organizzate dal rapper, definite da alcuni come “freak off”.
La comunità musicale e l’opinione pubblica attendono ora eventuali risposte o azioni legali da parte dei diretti interessati. Un portavoce di Clive Davis ha già respinto categoricamente le accuse, definendole “completamente fabbricate” e provenienti da un “detenuto condannato”. Nel frattempo, cresce la pressione su artisti come Justin Bieber e Usher affinché si esprimano sulla vicenda, anche se fonti vicine a Bieber affermano che il cantante sia attualmente concentrato sulla sua famiglia.
Queste gravi accuse gettano un’ombra inquietante sull’industria musicale, sollevando interrogativi sulla protezione dei giovani artisti e sulle dinamiche di potere all’interno del settore. Mentre le autorità competenti non hanno ancora commentato ufficialmente la situazione, il caso continua a suscitare intense discussioni e speculazioni, lasciando il pubblico in attesa di ulteriori sviluppi su questa vicenda che potrebbe scuotere le fondamenta del mondo dello spettacolo.