Italia – L’Italia si appresta ad affrontare una settimana caratterizzata da condizioni meteorologiche particolarmente avverse, con l’arrivo di una perturbazione di notevole intensità che metterà a dura prova l’intero territorio nazionale. Il quadro sinottico delinea uno scenario preoccupante, con l’ingresso di un sistema frontale di origine nord-europea che, interagendo con le masse d’aria umida mediterranea, darà vita a un vortice ciclonico di considerevole potenza sulla nostra penisola.
Le prime avvisaglie di questo peggioramento si manifesteranno già a partire da lunedì 18 novembre, quando le regioni tirreniche saranno investite da precipitazioni di crescente intensità. Tuttavia, sarà tra martedì 19 e mercoledì 20 che il maltempo raggiungerà il suo apice, con lo sviluppo di celle temporalesche particolarmente vigorose, capaci di scaricare ingenti quantitativi di pioggia in intervalli temporali estremamente ridotti. Questa configurazione barica favorirà l’insorgenza di fenomeni convettivi a supercella, con un elevato rischio di precipitazioni a carattere di nubifragio e conseguenti allagamenti lampo.
La criticità della situazione è ulteriormente accentuata dalla recente saturazione dei suoli, che rende numerose aree del territorio particolarmente vulnerabili a fenomeni di dissesto idrogeologico. I corsi d’acqua, già sollecitati dalle precedenti ondate di maltempo, potrebbero raggiungere rapidamente livelli di guardia, con il concreto rischio di esondazioni e straripamenti.
Il quadro meteorologico sarà ulteriormente complicato dall’intensificazione del campo anemometrico. Le correnti, incanalandosi nel vortice depressionario, assumeranno caratteristiche di burrasca, con raffiche che lungo le coste tirreniche e adriatiche potrebbero facilmente superare i 100 km/h. Questa ventilazione sostenuta, associata a un considerevole fetch, determinerà un significativo aumento del moto ondoso, con la formazione di mareggiate intense che potrebbero causare erosione costiera e danni alle infrastrutture litoranee.
Nella fase successiva all’evento perturbato, l’irruzione di una massa d’aria di origine artico-marittima provocherà un brusco calo delle temperature, con valori che si porteranno rapidamente al di sotto delle medie climatologiche del periodo. Questo repentino raffreddamento potrebbe dar luogo a nevicate a quote insolitamente basse per il mese di novembre, con possibili disagi alla viabilità nelle zone collinari e montane.
La complessità di questo scenario meteorologico richiede la massima attenzione da parte delle autorità competenti e della popolazione. I modelli previsionali indicano la possibilità di accumuli pluviometrici localmente superiori ai 200 mm in 24 ore, con punte che potrebbero sfiorare i 300 mm nelle zone più esposte. Tali quantitativi, se confermati, rappresenterebbero un serio pericolo per la stabilità idrogeologica di vaste aree del territorio.