Italia – L’Italia si appresta a vivere un brusco cambiamento meteorologico che segnerà l’arrivo anticipato della stagione invernale. Le previsioni meteorologiche indicano l’imminente ingresso di una massa d’aria di origine artica che, attraverso la Porta del Rodano, si riverserà sul bacino del Mar Mediterraneo, innescando una serie di perturbazioni che interesseranno gran parte del territorio nazionale.
A partire da martedì 19 novembre, assisteremo all’afflusso di correnti fredde che daranno il via a un’intensa fase di maltempo. La configurazione sinottica che si andrà delineando favorirà la formazione di un vortice ciclonico proprio sull’Italia, con un conseguente e marcato abbassamento delle temperature. Questo scenario meteorologico si tradurrà in precipitazioni diffuse, che assumeranno carattere nevoso a quote via via più basse.
Le prime nevicate si manifesteranno sui rilievi alpini, con la quota neve che si attesterà inizialmente intorno ai 700-900 metri di altitudine. Tuttavia, l’apice di questa ondata di freddo è atteso per la giornata di giovedì 21 novembre, quando una seconda e più consistente perturbazione investirà il Paese. Le regioni settentrionali saranno le più esposte a questo fenomeno, con la possibilità concreta di assistere a nevicate fino in pianura.
Le aree maggiormente interessate da queste precipitazioni nevose saranno il Piemonte, la Lombardia – con la possibilità di vedere fiocchi di neve anche a Milano – l’Emilia-Romagna, il Veneto e le zone di alta pianura del Friuli Venezia Giulia. Particolarmente significativo potrebbe essere l’evento nevoso previsto a Vicenza, che potrebbe trovarsi imbiancata in pieno autunno.
Gli esperti meteorologi definiscono questo tipo di fenomeno come “nevicate da rovesciamento”, caratterizzate dal trasferimento rapido dell’aria fredda dagli strati superiori dell’atmosfera verso il suolo, indotto dall’intensità delle precipitazioni. Queste nevicate si contraddistinguono per la presenza di fiocchi di grandi dimensioni, particolarmente umidi e pesanti, che creano uno scenario suggestivo ma che possono anche comportare criticità per la viabilità, a causa della rapidità con cui si formano gli accumuli al suolo.
È importante sottolineare che, nonostante la previsione sia ormai a breve termine, permangono ancora alcune incertezze riguardo all’esatta traiettoria che assumeranno le correnti in quota, fattore determinante per stabilire con precisione le aree che saranno effettivamente interessate dalle nevicate in pianura. Per questo motivo, si raccomanda di seguire con attenzione gli aggiornamenti meteorologici nei prossimi giorni.
Non solo il Nord Italia sarà coinvolto in questa ondata di freddo: anche le regioni centrali vedranno un abbassamento della quota neve, con possibili precipitazioni nevose fino a 1000 metri di altitudine sulle zone appenniniche. Questo anticipo d’inverno non si limiterà a un episodio isolato, ma sembra preludere a una seconda metà di novembre caratterizzata da condizioni meteorologiche dinamiche e ricche di sorprese.
L’arrivo di questa perturbazione artica non solo porterà neve, ma sarà accompagnato anche da venti intensi e possibili mareggiate, specialmente sui settori tirrenici e sulla Sardegna. Le temperature subiranno un crollo generalizzato, attestandosi su valori tipicamente invernali, con la possibilità di gelate notturne particolarmente intense, soprattutto nelle regioni settentrionali.