Italia – L’edilizia scolastica italiana si trova di fronte a una sfida cruciale: la maggior parte degli edifici, costruiti prima del 1975, presenta gravi inefficienze energetiche e costi di manutenzione elevati. Anziché continuare a investire in costosi interventi di ristrutturazione su strutture ormai obsolete, è giunto il momento di adottare un approccio radicalmente nuovo e lungimirante.
La proposta di un bando nazionale per identificare un progetto di edificio scolastico in bioedilizia, scalabile e replicabile in tutti i comuni italiani, rappresenta una soluzione innovativa e potenzialmente rivoluzionaria. Questo approccio permetterebbe di affrontare in modo sistematico e uniforme le criticità del patrimonio edilizio scolastico, garantendo al contempo numerosi vantaggi in termini di sostenibilità, efficienza energetica e comfort per studenti e personale.
La bioedilizia, o bioarchitettura, si basa su principi di sostenibilità e riduzione dell’impatto ambientale. Applicata all’edilizia scolastica, questa filosofia progettuale potrebbe tradursi in edifici a basso consumo energetico, realizzati con materiali naturali e rinnovabili come il legno, dotati di sistemi di isolamento termico all’avanguardia e di tecnologie per lo sfruttamento delle energie rinnovabili.
Un progetto nazionale standardizzato offrirebbe molteplici vantaggi:
- Efficienza economica: La realizzazione di un unico progetto replicabile su larga scala consentirebbe di ottimizzare i costi di progettazione e costruzione, rendendo l’intervento economicamente sostenibile anche per i comuni più piccoli.
- Sostenibilità ambientale: Gli edifici in bioedilizia garantirebbero una drastica riduzione delle emissioni di CO2 e un significativo risparmio energetico, in linea con gli obiettivi di transizione ecologica del paese.
- Comfort e salute: L’utilizzo di materiali naturali e tecniche costruttive innovative assicurerebbe ambienti salubri e confortevoli, migliorando la qualità della vita di studenti e insegnanti.
- Manutenzione semplificata: La standardizzazione del progetto faciliterebbe le operazioni di manutenzione nel lungo periodo, riducendo i costi e garantendo una gestione più efficiente degli edifici.
- Impulso all’economia verde: L’adozione su larga scala di tecniche di bioedilizia stimolerebbe lo sviluppo di un settore economico innovativo e sostenibile, creando nuove opportunità di lavoro e formazione.
Per rendere concreta questa visione, il governo potrebbe attingere alle risorse del PNRR, che già prevede investimenti significativi per la costruzione di nuove scuole. Tuttavia, è fondamentale accelerare l’attuazione di questi progetti, superando le attuali criticità che vedono molti interventi ancora fermi alla fase iniziale.
La realizzazione di questo ambizioso progetto richiederebbe un coordinamento efficace tra diversi attori: il Ministero dell’Istruzione, gli enti locali, professionisti specializzati in bioedilizia e aziende del settore delle costruzioni sostenibili. Sarebbe inoltre necessario un adeguamento normativo per semplificare le procedure di approvazione e realizzazione dei nuovi edifici scolastici.
Dare vita ad un bando nazionale per la progettazione di scuole in bioedilizia rappresenterebbe un’opportunità unica per modernizzare il patrimonio edilizio scolastico italiano, migliorando la qualità dell’istruzione e contribuendo agli obiettivi di sostenibilità ambientale del paese. Questa iniziativa potrebbe posizionare l’Italia all’avanguardia nell’edilizia scolastica sostenibile, creando un modello replicabile anche in altri settori e potenzialmente esportabile a livello internazionale.