Italia – L’Italia si prepara ad affrontare un brusco cambiamento climatico che segnerà l’ingresso deciso dell’inverno sulla penisola. Un’irruzione di aria fredda di origine artica, nota come “goccia fredda”, si appresta a colpire il nostro paese, portando con sé un marcato abbassamento delle temperature e precipitazioni nevose a quote sorprendentemente basse per il periodo.
Il mutamento delle condizioni meteorologiche inizierà a manifestarsi già a partire da venerdì 29 novembre, quando una perturbazione artica investirà l’Italia, muovendosi dalla Romagna verso il Centro e, successivamente, raggiungendo il Sud. Questo fronte sarà caratterizzato da rovesci e temporali, accompagnati da venti freddi che causeranno un repentino calo termico.
La giornata di sabato 30 novembre si preannuncia come il culmine di questa fase di maltempo invernale quando le regioni adriatiche e il Sud saranno particolarmente colpite, con precipitazioni che potranno trasformarsi in neve già a partire dai 600 metri di altitudine nelle zone centrali e dagli 800-900 metri in quelle meridionali. Le aree montuose di Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo saranno teatro di fenomeni intensi, con possibili bufere di vento e nevicate che potrebbero spingersi fino a quote collinari in caso di precipitazioni particolarmente abbondanti.
Il Sud non sarà risparmiato da questa ondata di freddo: Campania, Basilicata e Calabria potrebbero assistere a forti temporali e nevicate al di sopra dei 1000-1500 metri di altitudine. Le temperature subiranno un crollo significativo, con valori diurni che potrebbero attestarsi intorno ai 10°C in città come Roma, Firenze e Napoli, segnando un netto contrasto con i 18-19°C registrati nei giorni precedenti.
Domenica 1 dicembre, che segna l’inizio dell’inverno meteorologico, vedrà un lieve miglioramento delle condizioni atmosferiche, ma il freddo persisterà. Le precipitazioni nevose sugli Appennini centro-meridionali tenderanno a verificarsi a quote progressivamente più elevate. Il Nord Italia, pur rimanendo ai margini di questa perturbazione, non sarà immune dal calo termico generalizzato.
Questo repentino cambiamento climatico è attribuibile alla formazione di una “goccia fredda”, un fenomeno meteorologico caratterizzato da una massa d’aria gelida che si isola da una più ampia circolazione ciclonica. Questa configurazione atmosferica, tipica delle stagioni di transizione, può generare condizioni di maltempo imprevedibile e localizzato.
Le previsioni a medio termine suggeriscono la possibilità di un’ulteriore irruzione di aria artica proveniente dalla Russia nei primi giorni di dicembre, che potrebbe far precipitare le temperature ben al di sotto delle medie stagionali. Questo scenario potrebbe creare i presupposti per condizioni invernali ancora più marcate, con la possibilità di nevicate a quote molto basse, forse addirittura in pianura, in vista del weekend dell’Immacolata.